Massimiliano, le premesse del vostro emendamento sono sacrosante e sono le stesse che ci hanno guidato nella stesura dell’emendamento presentato lunedì insieme alla Lista Noi per la Città ( www.ideepersandonato.it/documenti/Emendamento_addizionale_IRPEF_2012.pdf ), quando però andate a considerare gli effetti delle aliquote proposte vi dimenticate di una grossa fascia di popolazione.
Nell’affermare, infatti, che le vostre aliquote (cito dal testo dell'emendamento):
"• producono una significativa riduzione del carico fiscale per i cittadini con i redditi bassi e medio bassi. • non modificano sostanzialmente l’entità dell’addizionale IRPEF dovuta dai cittadini con redditi compresi tra i 40.000 € e i 70.000 €"
non considerate tutti i cittadini che hanno un reddito compreso tra 28.000 e 40.000 € (circa un quinto dei contribuenti sandonatesi) a cui imponete un aumento dello 0,5 per mille!!
Il Partito Democratico non ritiene opportuno in questo momento di crisi aumentare le imposte dei cittadini che hanno un reddito medio; anzi è proprio quello il ceto che in questo momento va maggiormente tutelato da un punto di vista fiscale, per evitare che proprio a causa di una pressante imposizione (non bisogna dimenticare che dal 2012 si pagherà anche l’IMU, su cui abbiamo presentato un altro emendamento con lo stesso obiettivo) perda ulteriormente il poco potere di acquisto rimasto, entrando in una spirale negativa.
La suddivisione degli scaglioni per l’addizionale IRPEF e le rispettive aliquote da noi proposte è la seguente: - 0,2% fino a 55.000 € - 0,3% da 55.000 a 75.000 € - 0,4% oltre 75.000 €
27/02/2012 - Ma possibile.. (Daniele Borriero) 0 risposte
28/02/2012 - Ma possibile.. (Renato Tramutoli) 0 risposte
RecSando
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