L'Eni è la società più ambita dai giovani laureati e non , ma l'interesse non è ricambiato.
Da due anni i dipendenti Eni all'estero , 38000 hanno superato quelli in italia c.a. 35000.
D'altra parte la mission dell'Eni , dopo la privatizzazione promossa da D'Alema negli anni 90 , è cambiata: "remunerare gli azionisti " e il tesoro che ancora detiene il 30% delle azioni.
Il core business di Scaroni è tornato ad essere il gas e il petrolio , cioè la condizione di partenza del progetto di Mattei che se oggi potesse vedesse la sua creatura ridotta così com'è , si dispererebbe..
L'Eni di Mattei era nata per sviluppare il paese a partire dall'approvvigionamento d'energia ma per sviluppare la filiera del petrolio e dell'etilene fino alle manifatture , fibre, alcantara, chimica fine ,plastiche , gomme , fertilizzanti , ecc. e soprattutto per creare occupazione a scapito dei profitti .
Fino all'affare Enimont , Eni in Italia aveva più di 100.000 dipendenti di cui solo 50.000 nella chimica . In questi anni con la integrazione di Sir, Liquichimica ,Montedison , aziende private che facevano profitto inquinando e distruggendo terreni e falde , Eni ha dovuto spendere miliardi per bonifiche e messe in sicurezza , tutte risorse sottratte agli investimenti e alla ricerca . Molti stabilimenti sono stati chiusi nel sud ( Pisticci )e in sardegna ( Ottana) ed altri sono in sofferenza , Marghera , P.to Torres , Gela , .Per quanto ci riguarda a San Donato il VI Pal. uffici, purtroppo , credo , non vedrà nuove assunzioni di giovani ma solo la riorganizzazione e concentramento delle sedi sparse sul territorio. Dopo le dismissioni e la vendita del patrimonio immobiliare (Mincato) per fare cassa e gratificare gli azionisti che fra l'altro ha modificato anche gli equilibri di bilancio del comune ( pensate alla drastica riduzione degli introiti Ici )-
oggi l'Eni irriconoscibile di Scaroni , in mano a Manager super pagati e autoreferenziati di stock options , sponsorizza il festival di Sanremo e spende milioni in pubblicità su tutte le reti TV e radio e altrettanti per il rebranding del "logo" in migliaia di stazioni di servizio e cartelloni pubblicitari quasi a prendere le distanze dalla cultura dell'Eni ente pubblico di Mattei.
Non assunzioni dunque semmai turn over con reiterazione dei prepensionamenti e precariato crescente per ridurre i costi del lavoro e a maggior ragione oggi che art .18 e statuto dei lavoratori rischiano di essere messi in cantina ..
Parliamone
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02/04/2012 - 