>Io credo che ognuno di noi debba valutare chi si candida, come persona, non come "politico di un partito". Domandiamoci prima di votare: ci piace questa persona? La stimiamo? Crediamo in lui?
E' giusto, ma non basta, perchè i candidati sono inseriti in un partito, non sono indipendenti. Bisogna giudicare se un candidato onesto e capace verrà lasciato lavorare o (più probabilmente) dovrà ubbidire alla disciplina di partito e accettare direttive in contrasto con la sua onestà.
Non parlo dei candidati a sindaco, perchè un sindaco ha maggiore possibilità di realizzare il suo programma elettorale, ma dei canddati a consigliere, che se eletti dovranno accettare parecchi compromessi con le loro idee personali. Anche qui colpisce la partitocrazia...
RecSando
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