Luigi,
<<Tuttavia è meglio che ci provino perché non ci sono alternative: l'esperienza dovranno farsela in prima persona.>>
Per quella che è la mia esperienza in queste settimane con i giovani della lista del PD e dei partiti della coalizione, e per il rispetto che ho nei confronti di questi giovani che, hanno deciso di affrontare questo percorso, preferisco che ci sia scritto: Tuttavia è giusto che ci provino!
E l’esperienza per loro è iniziata dal basso, i banchetti, la distribuzione del materiale nelle caselle postali, l’attacchinaggio dei manifesti, l’organizzazione e le idee per l’autofinanziamento, in tutto questo le riunioni, a volte anche per me un po’ barbose.
Nel programma la parte dei giovani è stata scritta da tutti loro (da pag.34 a 36), la frase iniziale : “Noi giovani……….
Sono intelligenti, capaci, e hanno anche la giusta dose di umiltà, sanno perfettamente che devono crescere, che la militanza è necessaria, Luigi, tutti loro hanno chiesto di poter frequentare un corso che li aiuti a capire come “gira” un amministrazione comunale.
Ognuno di loro è consapevole se eletto (come spero) del ruolo che andrà a ricoprire, e sono loro a chiedere di essere aiutati, affiancati, e che chiedono di essere guidati.
E se, sono loro che aiuteranno a far tornare a credere nella politica, grande merito.
Da parte nostra ci sarà nei loro confronti tutto l’impegno perché anche dopo la campagna elettorale siano parte integrante dell’attività sul territorio, e nella politica locale, sempre che, come già successo (con altri giovani), non siano costretti a emigrare, per poter vedere realizzato un futuro che oggi l’ Italia non è in grado di offrire.
Serenella
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