>Penso anche che probabilmente, se questo è vero, che Checchi non ne sappia nulla poichè non credo si sia messo a chiedere il certificato penale delle persone che stanno con lui. Nel caso sono sicuro che le elimineremme immediatamente!
Indagato non vuol dire delinquente. L'essere indagato non comporta assolutamente nulla ( e men che meno viene riportato sulla fedina penale), finche' uno non viene poi condannato. Tra l'altro circa l' 80% delle persone indagate vengono alla fine prosciolte e le pratiche archiviate. Il problema e' quanto durano le indagini, nel nostro Paese. Gridare allo scandalo per gli "indagati" nelle liste e' uno specchietto per le allodole, che attira i voti dei sempliciotti che identificano gli indagati coi condannati. Certo, ci sono delle ragioni di opportunita' che ogni partito dovrebbe considerare, ma e' anche vero che un indagato - innocente fino a che non viene condannato - non e' tenuto, se non moralmente, a comunicarlo ad alcuno.
Questa considerazione vale in primis anche per il PD che sull' equivoco indagato = delinquente ci ha marciato anche a livello nazionale.
Ci sono professioni che piu' di altre si prestano a farsi indagare, ad esempio i rappresentanti legali delle aziende o i medici.
Per cronaca, forse pochi sanno che Beppe Grillo, che ora grida allo scandalo per gli indagati nelle liste altrui, fu condannato in via definitiva per omicidio.
RecSando
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