<Se avessi detto questo prima del primo turno quando si è eletto il CC avresti ragione, mentre ora la tua premura ha un significato che deriva dai rapporti poco sereni tra Rifondazione e il PD.<
La tua è un’illazione, e tra l’altro la mia “premura” come dici tu sarebbe stata più “giustificata” al primo turno non credi?. Sono intervenuta con il massimo di obiettività, ho difeso il PD da Vanessa perché non mi piacciono quei sistemi come hai ricordato tu citando la mia risposta a Sabina: non mi piace quando il PD (o suoi esponenti) li usano contro di noi raccontando balle e/o mandando mail ai loro amici in cui “parlano male” di Mimma e di Rifondazione (e non sulla base di contenuti o proposte poltiche); sono sistemi che non mi piacciono neppure quando qualcuno li adopera contro il PD o altri perchè non mi piacciono per principio chiunque sia il lanciatore di accuse e chiunque sia il bersaglio delle accuse.
E quanto a me, nei seggi elettorali sono stata così “poco serena” nei confronti del PD che un presidente di seggio ha fatto una piazzata contro di me (per poi chiedermi in scusa ) perché stavo difendendo un principio rispetto al modo di attribuire le preferenze ai candidati consiglieri che non riguardava Rifondazione ma il PD (ed anche altri partiti).E questo per il discorso che ho fatto anche a Pozzi a proposito di un altro argomento e cioè che –pur essendo di parte – si deve fare il massimo di sforzo per non usare due pesi e due misure a seconda dell’interlocutore. Penso infatti che le differenza tra partiti e schieramenti, siano un bene per la democrazia e per la rappresentatività degli elettori, ma non devono iportarci a usare due pesi e due misure nel campo dei principi e delle regole.
Naturalmente tu puoi continuare a pensare che da parte mia tutto derivi da rapporti poco sereni, io so che non è così e tanto basta alla mia coscienza che si è manifestata fin da quando avevo 6 anni davanti ad una maestra che faceva le differenze fra ricchi e poveri e io mi prendevo le mie perché difendevo non solo me ma le mie compagne (che stavano zitte perché avevano un sacro terrore della maestra) e quindi le prendevo anche per cose che riguardavano loro ma non per questo smettevo di dire alla maestra quel che pensavo. E’ stata una battaglia quasi epica e in terza elementare il direttore – non potendo chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie di cui ero oggetto - mi ha cambiato classe mandandomi dalla maestra più brava e “buona” della scuola,. A volte difendersi e difendere gli altri può portarti anche una ”ricompensa”seppure non cercata (le mie amiche sono rimaste infatti con la maestra stronza).
RecSando
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16/05/2012 - 