<S'immagini quanto possa essere sereno un genitore, anzi quel genitore, quando vede chi siede in Consiglio Comunale, o peggio, ne possa occupare gli scranni centrali. Ad ogni modo non è lei a dirmi cosa posso o non posso dire, tantomeno a dirmi che potevo starmene zitta. Piuttosto mi dica, lei lo avrebbe votato? Ritiene che sia stato giusto metterlo in lista? O forse anche lei fa parte di coloro che pensano che il pudore sia optional? Che la tutela vada all'indagato prima di tutto? Poi forse agli altri?>
Ho già espresso chiaramente la mia opinione in diversi post (può andare a rileggerseli se crede),l’ho fatto per motivi di principio ed ho cercato di farlo con la maggior correttezza possibile vista la situazione, anche a rischio di essere accusata di farlo per altre ragioni (accusa che Verdicchio non ha mancato di farmi) ed ho anche lamentato il silenzio di chi avrebbe dovuto invece parlare (PD e candidato Checchi).
Oggi ho ridetto in sostanza la stessa cosa: che il PD poteva,doveva e deve (presente indicativo) dire qualcosa. E nel caso non l’abbia capito, quando ho parlato di maturità per prendere “la decisione opportuna con il maggior discernimento” non mi riferivo certo alla famiglia alla quale va tutta la solidarietà e che ha diritto ad avere giustizia , se la magistratura arrivasse alla conclusione che vi è stata mancanza da parte di chicchessia.
Per quanto riguarda le candidature ho sempre che “in attesa” è meglio star fermi un giro, quindi alla sue domande avevo già dato risposta e le riconfermo.
Riconfermo anche quello che ho detto a lei: non mi piace il sistema da lei usato, dire e non dire prima, i toni, gli “inviti a mostrare acume”, ecc, ecc. Sarebbe stato meglio parlare chiaro e dirlo nei toni e con l’attenzione che una simile tragedia comunque richiede.
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22/05/2012 - 