Assolutamente non vorrei togliere il voto a nessuno,ma non tollero molto gli sconfinamenti.E' una linea sottile,sulla quale camminano in troppi e la tentazione di valicarla è molto presente. Siamo una democrazia,ognuno è libero di votare i propri rappresentati come di credere in qualsivoglia religione. Purtroppo l'italia è l'unico stato che mantiene un altro stato pagando 4 miliardi di euro l'anno.Io non lo trovo affatto giusto,ma essendo in democrazia devo accettarlo. Qui non si tratta di essere pro o contro la chiesa,anche se molti credenti la usano come frase fatta per screditare chi solleva dubbi, ma di pretendere di sapere come vengono investiti questi soldi. Questo articolo di curzio maltese è abbastanza negativo a riguardo http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa.html .
In conclusione,quello che mi irrita molto è la discrepanza che trovo tra il pensiero cristiano/cattolico e l'organizzazione e la gestione (molto ma molto più terrena) di chi ne ha le redini
RecSando
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