<Nel passato crearono scandalo non solo Dompé ma anche Taverniti quando indissero importantissime sedute di Consiglio, decisive per il futuro urbanistico della città, alla fine di Luglio con la città quasi deserta.<
Sì, e una volta anche a Sant'Ambrogio. Rifondazione lo denunciò anche con volantini e manifesti, in modo imparziale per tutti e due i sindaci ( e nel caso di Taverniti -luglio 2006- facevamo ancora parte della maggioranza, pensa un po' quanto ci stava a cuore il contenuto del PII del Pratone ma anche le modalità di partecipazione e informazione, chiunque fosse al governo)..
<Premesso che i consiglieri comunali sono stati eletti perché si sono messi volontariamente a disposizione dei cittadini, quindi hanno l'obbligo morale di dedicare tempo e impegno per svolgere bene il mandato ricevuto>
Non mi esprimo sui tempi di questo consiglio, quando e se vi sono scadenze improrogabili, ok se il tempo a disposizione è ridotto. Parlando invece in generale, per favore non diciamo che i consiglieri hanno scelto di fare i consiglieri e quindi che facciano i compiti a casa. Se il tempo è poco e i documenti sono tanti, il consigliere - anche studiando di notte - in alcuni casi avrà difficoltà a prepararsi a fondo su tutte le questioni all’ordine del giorno; ti ricordo che il consigliere non ha più diritto ad avere una giornata retribuita per potersi studiare la documentazione (qualunque sia la mole di tale documentazione), ti ricordo che gli emendamenti vanno presentati almeno 3 giorni prima della seduta di consiglio e quindi, se un consigliere vuole proporre modifiche, deve studiarsi tutto in due giorni, una volta finita la sua normale giornata di lavoro, ovviamente.
Certo, puoi lavorare a notte fonda, sacrificare i tuoi giorni di ferie ecc ecc, ma il fatto di avere scelto di occuparsi della cosa pubblcia, non dovrebbe significare lavorare in queste condizioni. E il lavoro collettivo, cioè studiare e prendere le decisioni con gli altri consiglieri e/o (soprattutto in caso di consiglieri singoli) con gli altri componenti del proprio partito dove va a finire?
Sto facendo un discorso generale per dire che andrebbero comunque garantite condizioni decenti per l'impegno dei consiglieri. Quindi, ripeto, niente da eccepire quando certe scadenze non lo consentono, ma in tutti gli altri casi bisogna dare ai consiglieri il tempo sufficiente per poter approfondire le questioni e prendere le decisioni in modo consapevole e non solitario. Ovviamente il consigliere ci deve mettere del suo e non comportarsi come un lavativo o un pressappochista.
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