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Con Checchi la cementificazione inzia dal Parco Agricolo - risposta preoccupante di Battocchio  (mes #97060)
di Mimma d. Gentile il 29/06/2012 15:44:34

messaggio letto 606 volte
(1 risposta)

in risposta a Andrea Battocchio (mes. #96998)
Andrea,
sulla due “inesattezze” a te citate, ti rispondo con parole non mie ma dell’Associazione del Parco Sud condivise da tante altre associazioni (in maiuscolo le parole che erano in neretto):

“Da “Associazione Parco Sud”
“Il PD si allea con il PdL e insieme approvano 100 mq di cemento nel Parco Sud”
"Erano presenti solo 32 dei 61 sindaci dei Comuni del Parco. E grazie a 23 di loro - la maggioranza di questi appartengono al PD - un’area di territorio pregiato del Parco sarà cementificata. Sarà cementificata per consentire a Sogemar, azienda logistica, di estendere la sua attività nel Parco Agricolo, PUR AVENDO LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE STRUTTURE LOGISTICHE A POCHI KM DI DISTANZA, nel comune di Segrate, dove vi è un mega interporto cronicamente sottoutilizzato. Altri 7 Comuni, tra cui Binasco, Noviglio e Rho (PD) hanno avuto la coscienza di votare No e altri 2 (Zibido San Giacomo e Vernate) si sono astenuti.”

“LE SOLITE MANFRINE : La foglia di fico per coprire le loro vergogne è stato un documento elaborato dai sindaci del PD e condiviso da Guido Podestà, presidente dell’Ente Parco, e dai sindaci del centro destra, in cui si giura NUOVAMENTE,( DOPO AVERLO FATTO GIA’ A GENNAIO PER UN ANALOGO STRALCIO A ROSATE) che non ci saranno “mai più ulteriori stralci parziali”, almeno fino a quando non sarà approvata la variante generale del Piano territoriale di coordinamento del Parco (quello fin qui anticipato è tutto da brivido: delle 100 richieste che sappiamo essere pervenute all’Ente Parco la maggior parte sono di CANCELLAZIONE di aree)”.

Insomma, sembra evidente che:

1. L’intervento approvato non solo toglie 100.000 mq di terreno agricolo ma è anche inutile visto che la possibilità del trasporto non su gomma c’è già (come ha dovuto riconsocere lo stesso documento dei sindaci da te linkato)

2. I sindaci hanno l’abitudine di dire “è l’ultima volta” ma l’ultima volta non è mai ... l’ultima, ne arriva sempre un’altra. Come si fa a fidarsi?

Mettendo da parte le promesse da marinaio dei sindaci sulla cosiddetta “ultima volta” e tornando al tuo intervento:

1.Trovo grave che il sindaco Checchi, invece di dire no o di astenersi (come qualche altro sindaco ha pur fatto) abbia approvato pur sapendo tutto ciò, pur sapendo che non vi erano neppure le misure di compensazione e mitigazione e in contraddizione con quanto affermato in campagna elettorale ( i terreni agricoli del Parco devono restare agricoli, aveva detto)

2 Trovo preoccupante che l’assessore all’ambiente di San Donato, per tranquillizzare i cittadini citi come cosa positiva un documento che suscita invece preoccupazioni anche alle associazioni ambientaliste: il documento dei sindaci infatti non dice mica che non verrà più chiesto di sottrarre terreni al Parco Agricolo ma solo che ciò potrà avvenire dopo l’approvazione della variante generale!! Il documento dei sindaci inoltre chiede di “superare le rigidità della normativa del Parco", di avere "una maggiore flessibilità per rispondere alle esigenze emergenti” , chiede di poter fare varianti in modo più facile e veloce. Certo, per “occultare” i pericoli per il Parco derivanti da tali richieste, i sindaci dicono che vogliono tutto ciò per tutelare il Parco, ma chi può credere a questo ossimoro? A dimostrazioneulteriore c'è il fatto che di 100 richieste, la maggior parte chiedono la CANCELLAZIONE di terreni agricoli!!

Per tornare al “generale” che però ci riguarda tutti:

il 16 giugno ad una assemblea sui parchi fatta in Provincia è stato fornito questo dato: a Milano in 10 anni le aree dei parchi si sono dimezzate.

Se andiamo a vedere i dati dei terreni sottratti all’agricoltura in Lombardia e in Italia dovremmo allarmarci ed indignarci.

Se andiamo a vedere la percentuale di cementificazione e urbanizzazione, dovremmo essere ancora più preoccupati (non a caso l’Italia è il maggior consumatore di cimento in Europa).

Insomma, cittadini e associazioni hanno lottato negli anni 90 per la realizzazione del Parco Agricolo Sud Milano con l’obiettivo di salvaguardare l’agricoltura e “salvare” qualcosina dalle grinfie della speculazione edilizia. (è solo per questo motivo che quei terreni si sono salvati), certa politica ed “operatori” già da un bel po’ si stanno inventando dei grimaldelli per “sfondare ” il Parco Agricolo : qualche anno fa l’assessore provinciale del PD Brembilla girava assieme a Borghini per sponsorizzare la realizzazione di case in alcuni ambiti del Parco Sud, beninteso con la scusa di un tot di “edilizia sociale” (bisogna sempre trovare una “vernicetta” per giustificare), oggi che c'è la crisi, sindaci e operatori adoperano un’altra “vernicetta” per togliere terreni al Parco Agricolo: la creazione di posti di lavoro, come dicono anche nel documento da te linkato. Se non ci fosse la crisi, possiamo star tranquilli che avrebbero trovato qualche altro “valido” motivo.
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