>Guarda, credevo anch'io cosi', pero' mi sono dovuta ricredere "sul campo". Ho piu' di un riferimento in merito, e ti posso dire che anche assicurando la retribuzione accettabile, molte rifiutano proprio perche' perderebbero i vantaggi fiscali del reddito basso, ben piu' remunerativi di prendere un paio di euro in piu' all'ora.
Ci sono anche questi casi, certo. Comunque credo che se i datori di lavoro si rifiutassero questo accordo, cambierebbero idea anche loro. Il fatto è che questa soluzione avvantaggia entrambi. Prova a proporre tu di lavorare in nero... :-)))
>Accettano di essere messi in regola solo gli stranieri che devono mantenere il permesso di soggiorno e che devono giustificare il reddito minimo.
Bene, allora lavoreranno loro.
>Ci sono tariffe di mercato, e comunque non vedo perche' come io pago contributi e imposte sul mio reddito, alla colf cio' debba dare fastidio.
Allora: i contributi li paga in massima parte (se non il 100%) il datore di lavoro - quindi tu e la colf pagate solo le assicurazioni integrative contrattuali (parte). I liberi professionisti li pagano loro. Le tasse le paghiamo tutti. Lo stipendio lo fa la domanda e l'offerta. Così è. Quindi, se il mercato fissa un netto a 1100 euro al mese, ad esempio, il datore di lavoro deve calcolare il suo costo totale perchè rimanga quel netto. Il fatto è che appena fa questo conto si accorge che è grosso modo quello che guadagna la moglie (che vede il suo netto, con il quale deve pagare il costo totale della colf) e gli si rizzano i capelli :-)) Allora o la moglie sta a casa, o lavora per pagare la colf oppure infine... la pagano in nero, con buona pace di tutti. Naturalmente era solo un esempio.
>Come ho detto, indipendentemente da dove sta il malaffare, ci vorrebbe veramente poco per scovarlo.
Ah guarda, certo, basta volerlo. C'è un esercizio commerciale all'incontro che ha un ottimo volume d'affari e non rilascia MAI lo scontrino, per esempio.
In ogni caso credo che i grandi numeri dell'evasione non siano nei 100 euro della colf, ma nei rutilanti palazzi uffici, cara Barbara.
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