Partiamo intanto dal fatto che le preferenze sessuali sono un fatto privato, così come la fede religiosa e le idee politiche. Aggiungiamo poi il fatto che l'omosessualità in Italia non subisce nessuna discriminazione o ostacolo ufficiale. Se mai un certo discredito (in Italia la cultura è ancora parecchio maschilista), che si limita a battute ironiche e arriva all'ostilità solo quando la propria omosessualità è esibita manifestamente. Questo è il motivo per cui gli omosessuali di solito tengono nascoste le proprie tendenze, così come uno si tiene per sè una fede religiosa diversa dal solito (es. la religione ebraica, che però sarebbe un discorso lungo perchè è legata alle idee di razza che il fascismo si è lasciato dietro di sè). Non capisco bene però come si possa per via legale imporre l'accettazione culturale di questa diversità, che già viene accettata dalla legge. Si può dare a due persone conviventi (che siano omosessuali o no è un loro fatto privato) certi diritti legali (parlo di PACS o DICO e di registro delle unioni) che stabilisce certi diritti e doveri reciproci e nei confronti dello Stato, ma l'omosessualità non deve essere un elemento di favore, come non lo è di sfavore, proprio perchè resta un fatto privato. Anzi, diciamolo pure, mi sembra che une "certa" fede religiosa in Italia goda di diritti e favori non giustificati. La fede religiosa non dovrebbe essere un fatto privato ?
RecSando
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25/07/2012 - 