> <><Due modi di essere cristiani. >> ><>Cerchi differenze e divisioni inesistenti. > > ><Correggo: due modi diversi di intendere il governo della Chiesa cattolica ><a href="http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201209/120901accattoli.pdf" target="_blank">http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201209/120901accattoli.pdf</a> >Cristiani si può esserlo in diversi altri modi (protestanti, ortodossi, valdesi etc) ><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cristianesimo" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Cristianesimo</a> ><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Chiese_riformate" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Chiese_riformate</a> > > >E' naturale che esistano diversità culturali e diverse sensibilità. Ma sono entrambi uomini di Dio e hanno fanno molto per la Chiesa e, aggiungerei, per il mondo. Penso che si completino a vicenda e abbiano sviluppato la propria vita nella stessa direzione e medesimo obiettivo. Insomma nell'agire da cristiano significa avere comunità d'intenti, mettendosi al servizio di Dio e degli uomini.
>Molti non praticanti o non credenti sembrano non capire tutto ciò.
Da ateo ho stimato Martini più di altri uomini di chiesa. Le differenze esistono, come è sempre esistita una gestione del potere temporale della Chiesa, che ha avuto e ha conseguenze su di noi, Italia, come stato. Mi preme sottolineare, a differenza tua, che non tutti gli uomini di Chiesa sono uguali né mai lo sono stati, così come occorre ricordare che non tutte le chiese cristiane sono identiche e si riconoscono nel papa e nella sua autorità. Questo non è naturale né ovvio, come dici tu, non lo è storicamente, se pensi a quello che è costato in termini di vite umane la Riforma e la successiva Controriforma.
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