> >Tuttavia credo che per un ampio pubblico la modalità di Benigni sia efficace. >
Efficace a tenerli lontano dalle idee. Per la maggior parte delle persone la politica è una lavagna su cui scrivere al momento opportuno e in maniera variabile nel tempo i buoni e i cattivi. Così i fascisti, inizialmente buoni per tanti, poi divenuti irrimediabilmente cattivi, così i comunisti, un tempo buoni, ora passati anche loro dall'altra parte della lavagna. Le ideologie sono morte. Evviva, dicono tutti. Un secolo se ne è andato e ci volgiamo verso il futuro... come? Senza idee da confrontare, resta solo quella lavagna a guidare le persone nelle loro scelte, e l'ignoranza di chi viene lasciato ai margini della vita di uno Stato. A che serve la democrazia, il diritto di voto, quando non si dà l'opportunità di godere di un'idea, di capire la Storia, di comprendere gli accadimenti, di leggerli in maniera produttiva per il presente. Grillo cavalca questo modo di intendere la politica: non propone idee, ma una "lavagna". Benigni in TV ha presentato anche lui la sua personale lavagna. Tutti cattivi? No, qualcuno di più (Berlusconi), qualcuno di meno, qualcuno quasi buono... e in mezzo la costituzione, buona a prescindere dagli uomini incaricati di farla rispettare (ma chi lo fa?). Esistono tanti metodi semplici per far comprendere alle persone le idee, senza usare la lavagna. Prendiamo per esempio delle vecchie foto o cartoline di Milano. Per esempio queste: http://picssr.com/photos/milan_lera_insc/page98
E cominciamo a guadarle. Scopriamo per esempio che Milano era bella. Molto più bella di ora. Che il Lazzaretto venne demolito qualche anno dopo l'unità d'Italia, a seguito di un progetto edilizio che fruttò parecchi soldi alla banca che lo portava avanti, e che segnò l'inizio della speculazione edilizia a Milano, con tanto di tangenti e di indagati. Scopriamo cosa voleva Mussolini e come "lasciò il solco" attraverso i quartieri storici di Milano (demolendoli). Scopriamo cosa distrussero le bombe angloamericane (tanto), e soprattutto come si ricostruì. Scopriamo che quella città dell'800, raffinata, elegante, sorprendentemente omogenea e ospitale, affascinante e viva fino agli anni '20 del 900, divenne dopo la "ricostruzione" una città disordinata e bruttarella, disgregata nella popolazione, in cui più evidenti anche a livello "estetico" sono le differenze sociali, ma dove "girano" tanti soldi. Su queste immagini si può applicare la storia, come la abbiamo studiata e come la vogliamo interpretare, e volendo anche ragionarci sopra, per capire anche cosa sta accadendo adesso, con un'altra unità, questa volta d'Europa. |