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Democrazia sott'acqua (mes #101504)
di Danilo Lenci
il 13/01/2013 19:12:09
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messaggio letto 755
volte
(1 risposta)
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in risposta a Luca Isabella
(mes. #101374)
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A parte la differenza tra il fatto di non avercela sempre fatta e quello di non avercela mai fatta che pare essere la differenza per questa considerazione tra le diverse gestioni pubbliche e quelle dei privati; questo almeno per le testimonianze che arrivano al forum dell'acqua, che mi dirai di parte ma in fondo non è altro che il raccoglitore di diversi comitati fatti di persone che vivono nei territori, sensibili sul tema e non necessariamente già militanti politici.
Ed anche in rete, eseguendo una piccola ricerca, non c'è partita. Tuttavia qui a Milano e Provincia la gestione dell'acqua è uno dei pochi esempi rimasti di buona gestione. Come qualità, controllo, distribuzione e costo è se non la migliore di sicuro è tra le migliori in Italia. Molti di voi avranno avuto modo di poter fare un confronto con altre località, e valutare.
A parte che in un monopolio naturale, sostituire il pubblico con una società con scopo di lucro, che non ha nelle sue priorità cose come investimenti su manutenzione degli impianti o nello sviluppo di nuovi magari in località composte di piccole comunità, per non parlare dei i controlli di qualità significa inevitabilmente un maggior costo e non parlo necessariamente economico, all'utente finale.
A parte che un conto è la possibilità di poter accedere agli atti e ai documenti presso un ente pubblico e un altro averlo da un privato che magari non è nemmeno sottoposto ad una legge cogente come oggi significa sempre, come minimo, perderne il controllo.
A parte i risultati finora ottenuti con le già viste privatizzazioni avenute in passato e di cui ancora paghianmo comunque il conto.
A parte tutto questo, ma che la maggioranza dei cittadini italiani si sono espressi e si sono espressi in maggioranza votando chiaramente una direzione, ebbene di questo fatto vogliamo continuare a fare spallucce?
ci conviene considerare il popolo non ancora maturo e picconare continuamente la democrazia, imponendo le scelte che qualcuno, più saggio di noi decida per tutti?
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