Mah, Daniele, mi sembrano aneddoti che vogliono portare a delle considerazioni generali, con tutto rispetto. Conosco degli inglesi che gestiscono agriturismo in Italia che scrivono tutto in inglese.
In ogni caso, hai ragione: i tedeschi - come spesso i francesi - sono molto centrati su loro stessi. Usano la loro lingua (preferibilmente, visto che il Presidente della Deutsche Bank non parla tedesco) e sono attaccati alle loro abitudini (come gli inglesi, basti fare un salto alle Baleari o alle Canarie).
Quello che mi sento di riconoscere ai tedeschi, che frequento spesso per ragioni di parentela, è il loro forte senso di comunità e di responsabilità individuale. Sono anche molto ordinati e disciplinati. Alle elementari viene insegnato loro l'ordine dei cibi a colazione e c'è un esame - fondamentale - di calligrafia.
Hanno una meritocrazia esasperata, quasi eugenetica, ma nello stesso tempo manca a loro qualsiasi "moralina" (possono tranquillamente prendere il sole nudi nel parco pubblico).
I ragazzi vengono tendenzialmente invitati ad uscire di casa dei genitori non appena sono adulti e devono cavarsela da soli.
Consumano pochissimo: la domanda interna è minima e infatti sono dei campioni dell'export. Non sono quasi mai interessati all'esteriorità, ma alla funzionalità. Hanno grande rispetto dei bambini e infatti lo si vede nelle loro città: bar con tavolini per bambini, parchetti pubblici perfetti ogni 100 metri, animatori pagati dal comune, etc.
Le forze dell'ordine sono tolleranti fino a un certo livello (più alto del nostro). Dopodichè però diventano implacabili. Lo stesso vale per la pubblica amministrazione in generale, che funziona come un orologio.
Purtroppo, a loro sfavore c'è una spesso insopportabile rigidità, poca raffinatezza, spesso sono un po' barbari.
Insomma, tutta un'altra cultura. Non ha senso fare paragoni, ogni cultura ha delle caratteristiche proprie. Tuttavia, queste caratteristiche possono essere più o meno adatte ad affrontare un preciso contesto. Negli ultimi anni |