>Ora, non abbiamo futuro e siamo pieni di debiti. La tua idea, se l'ho capita bene, è aumentare i debiti per consumare ancora. Sarebbe un fuoco di paglia che ci lascerebbe in una situazione peggiore di prima. Quindi non rimane che tirare la cinghia e darsi da fare con tutti i mezzi possibili, per creare un futuro con i pochi mezzi finanziari che abbiamo e facendo leva sul patrimonio che possediamo (fosse quello artistico o paesaggistico). >
No, non è la mia idea. Non ci sono vie d'uscita, Luca, per le stesse ragioni che citi tu. L'economia mondiale sta rallentando, i dati demografici, il picco del petrolio, etc. In questa situazione quello che sta accadendo è che ognuno tira la coperta troppo corta dalle sua parte. Gli imprenditori per cercare in qualsiasi modo di guadagnare come prima. I dipendenti per cercare di avere un reddito come prima. I politici per continuare a gestire soldi come prima. La Germania per continuare a crescere. L'Italia per contrarre debito a buon mercato. Il mondo finanziario per guadagnare come prima. Etc etc. Il problema è che tutti vogliono continuare a vivere come prima.
Quindi, qualcuno perderà, qualcuno vincerà. Vinceranno i più forti, quelli che hanno più potere, quelli che hanno gli strumenti per difendersi. Vinceranno gli uomini di Goldman e Sachs, perché hanno più potere decisionale. Vinceranno i politici che si aggrapperanno al carro del vincitore. Vinceranno gli evasori fiscali che hanno accumulato capitali nei paradisi fiscali. Noi abbiamo già perso. Se fossimo stati veramente una civiltà ora avremmo un serio programma di decrescita. Così andiamo solo incontro a un conflitto.
RecSando
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