>Il PD ha tutto il diritto di far valere le proprie idee e visioni, ma il dovere della politica è di rendere meno drammatiche le condizioni degli italiani che non hanno lavoro (i giovani in particolare e le famiglie).
Bersani ha già dimostrato di saper reggere il timone quando è ruscito a nominare due persone rispettabili alla presidenza delle due camere. Adesso l'azione più immediata è l'elezione del Capo dello Stato. Bersani può agire a colpi di maggioranza per far eleggere un suo preferito, sia pure accettabile a tutti, o può trattare con Berlusconi l'elezione di un uomo più gradito all'opposizione, sia pure accettabile, in cambio di maggiore libertà di manovra nel fare un suo governo (che significa non mettersi di traverso pretendendo cariche per vecchi personaggi poco accettabili). Guarda caso Bersani fra breve incontrerà Berlusconi; e non per un tè immagino. Questa è la politica, l'arte delle trattative e del compromesso, in contrasto con la politica dei comizi praticata da Berlusconi, che garantisce voti dal popolino ma non il governo migliore. Direi di aspettare i risultati prima di decidere cosa è meglio fare, che è solo wishful thinking.
E' evidente l'interesse della destra a un largo accordo fra le parti, che sarebbe una maggiore garanzia di mani libere. Un governo Bersani certamente farebbe una politica di sviluppo dell'occupazione e dello stato sociale, ma non è questo che sta a cuore a chi adesso sollecita un accordo con Berlusconi. Chi erano i finanziatori della campagna di Renzi alle primarie ? Chi ha indotto Monti a presentarsi alle elezioni politiche, pur essendo ancora in carica ? |