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Il denaro rende cattivi (mes #105308)
di Giorgio Soave
il 15/05/2013 16:16:38
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messaggio letto 811
volte
(1 risposta)
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in risposta a Luca Isabella
(mes. #105306)
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La vita dei topolini (o delle persone) viene solo messa in bilancio insieme ai fattori economici. Dopo che avevano risposto che avrebbero risprmiato i topolini (l'unico fattore in gioco era la loro vita) l'intervistatore avrà fatto notare che mentenerli in vita sarebbe costato del denaro, 10 euro, e a quel punto i topolini diventavano oggetto di un baratto, la loro vita contro denaro. Quanto può valere la vita di un topolino, se costa meno acquistarne dei nuovi ? Quei poveri bengalesi sono stati i termini di un baratto (nella mente del loro bieco datore di lavoro): meglio spendere per riparare l'edificio pericolante o rischiare di pagare le loro vite (che in Bangladesh non devono valere molto) ? I nostri imprenditori conoscono il problema, ma si lavano le mani appaltando le loro produzioni a qualche pescecane locale che li liberi dagli scrupoli.
Ma quanto costa ai Benetton una maglietta fatta in Bangladesh, e a quanto la vendono ? Qui non è in gioco la concorrenza ma il desiderio di massimizzare il guadagno risparmiando 1-2 euro su una maglietta venduta a 30. Questo è ignobile.
Ma anche il consumatore, quando va a cercare il prodotto che gli costa meno, non si rende conto che comprando un prodotto cinese per risparmiare toglie il pane di bocca a tanti lavoratori italiani. Io sarei disposto a comprare un capo di abbigliamento prodotto in Italia, anche se costasse un po' di più. Ma non si trovano nei negozi, oppure hanno prezzi esagerati.
Oggi sono stato fortunato. Dovevo cambiare il mio telefono cordless che si era rotto e ne ho trovato per pochi soldi (20 euro) della Brondi, italiana. Le istruzioni iniziali sono italiane, la lista dei centri di assistenza è per l'Italia, insomma sembra proprio che la maggior parte del prezzo speso resti in Italia. Ma sul telefono in piccolo c'è scritto: made in China. Non c'è niente da fare. Non resta che sperare che la Brondi verifichi che i suoi telefoni sono prodotti nel rispetto delle regole umanitarie e sindacali. Se sapessi che Greenpeace fa sistematicamente questi controlli sarei pronto ad associarmi.
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