>Ad esempio nella prima seduta del Consiglio Comunale dello scorso anno, dopo le elezioni, ci fu un confronto sull'argomento tra due Consiglieri ed emerse alla fine che in Italia non c'è "la Famiglia", bensì "le Famiglie". La motivazione a supporto di quest'affermazione fu proprio l'amore. Si affermò che una unione fondata sull'amore è famiglia a tutti gli effetti. >Questo ragionamento, come abbiamo visto, è fuorviante.
Luigi, ancora citi un contesto amministrativo e burocratico. Io mi riferisco alla realtà, non alle leggi. La realtà, come ho detto, è molto più complessa delle leggi. Nessuna legge potrà normare un'emozione, un affetto, l'amore: sono ambiti diversi. Quindi, è giusto che le Leggi definiscano delle norme che si rifanno a modelli della realtà. Tali norme possono essere più o meno aderenti alla realtà e questo - si spera - lo decideranno la maggioranza dei cittadini.
>Naturalmente concordiamo sulla necessità che il parlamento introduca dei dispositivi legislativi al fine di tutelare i diritti civili per tutte le convivenze durature e consolidate.
RecSando
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