Sappiamo bene che Berlusconi concepisce la politica così come opera un'azienda di servizi. Sta sul mercato, monitorizzando e adeguando giorno per giorno la propria pubblicità a la cura della propria immagine.
Ma qui ho cercato di mettere in evidenza in maniera elementare l'incoerenza e il modo platealmente ingannevole del suo modo di fare politica. A mio parere non facciamo abbastanza come cittadini nel denunciare questo stile perennemente ingannevole.
Ribadisco, in campagna elettorale Berlusconi e il PDL riuscirono a riconquistare la scena politica sulla base soprattutto della promessa dell'abolizione e restituzione dell IMU.
Con un gesto di correttezza istituzionale indicarono da dove prendere i soldi per convincere anche i diffidenti. Dissero che i costi sarebbero stati coperti: "per 250 milioni da nuovi giochi, 990 dal contrasto all’illegalità, 700 dall’accisa sul tabacco, 150 dalla tassa sui succedanei, 900 dal contrasto del contrabbando, 1.015 dall’accisa sull’alcol. In tutto 4 miliardi"
Oltre alla palese omissioni di una visione d'insieme degli interventi necessari e fattibili per fa partire l'economia, era del tutto evidente per chi ha un minimo di competenza che gran parte di queste cifre non avevano il carattere essenziale e cioè la sicurezza della loro pronta e sicura riscossione.
Erano, perciò, balle e Berlusconi si guarda bene dal ricordarle e scarica sul governo il compito di trovare soldi certi e immediati nella riscossione. Assistiamo all'ennesima propaganda che anche un bambino saprebbe smascherare.
Berlusconi è il politico che ha governato otto anni degli ultimi dieci anni e colui che ha firmato con l'Europa tutti gli impegni che oggi propone di non rispettare, incluso il limite di quel 3% annuale di deficit debito / PIL e il pareggio di bilancio che ha strangolato l'economia.
Eppure l'artefice di questo disastro si presenta come uno statista lungimirante, come se venisse da un altro pianeta, che saprebbe far rinascere l'Italia.
RecSando
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17/06/2013 - 