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dilemma  (mes #90666)
di Luca Isabella il 04/02/2012 10:04:02

messaggio letto 397 volte
(2 risposte)

in risposta a Giorgio Soave (mes. #90657)

>Lo so,tu pensi (l'hai già acritto) che se tutti pagassero le tasse avremmo solo più sprechi dello Stato. Io non ne sono così convinto; penso che in ogni Stato c'è una quota fissa di corruzione e di sprechi, in ragione del tasso di inefficienza e di corruzione di quello Stato, e quindi che se tutti pagassimo le tasse (o se pagassimo più tasse) aumenterebbero gli sprechi ma aumenterebbero anche le risorse da destinare ai servizi sociali.

La mia convinzione deriva dai fatti: tornando indietro nei decenni, non c'è un momento che mi faccia pensare il contrario. Magari sbaglio, certo, e me lo auguro. Ma se non mi sfugge qualcosa di macroscopico, al momento non vedo diversamente.

>In realtà il dilemma che poni è fra pagare le tasse (e servirsi del SSN), o non pagarle (e ricorrere a servizi sanitari privati a pagamento). Barbara pare che abbia già risolto il dilemma facendo entrambe le cose. Cosa le costi non lo sappiamo, ma non credo che il SSN sia così scadente da dover fare lo stesso.

Barbara, se non erro, è dirigente. Lo sono stato anch'io per anni: i dirigenti hanno una cassa sanitaria privata pagata per massima parte dal datore di lavoro e in minor parte dal lavoratore. In sostanza, Barbara paga il SSN e un'assicurazione privata, generalmente piuttosto efficiente. In buona sostanza, paga due volte solo in taluni casi non deve ancora integrare quando effettua la prestazione.

>I ritardi nell'assistenza sono legati alla gravità dei nostri problemi.

Tre mesi per una tac per sospetto tumore rientra nei tuoi casi?

> Quando mia moglie si è rotta un braccio un anno fa, è stata subito ricoverata e operata perfettamente.
>Quando sono svenuto in bagno in aprile per un attacco di iperetensione (per fortuna risolto perfettamente) sono stato subito sottoposto a un monte di esami (non del tutto gratuiti; ora i ticket laciano il segno). Un'analisi del sangue e delle urine mi viene fatto in giornata. Ma per certi altri esami meno urgenti mi può capitare di dover aspettare 6 mesi (e di solito basta adattarsi a servirsi di qualche ospedale di provincia per accorciare parecchio i tempi)

Non voglio riferirmi a casi singolari, leggi i risultati dell'indagine di Altroconsumo e avrai una visione più globale.

>Comunque il dilemma non esiste. Non è possibile scegliere fra servirsi del SSN pagando le tasse o servirsi di un'assicurazione privata e non pagare i contributi sociali (che non coprono solo i costi del SSN ma tante altre forme dello Stato sociale).

Il dilemma esiste eccome, tant'è che in Germania, ad esempio, ognuno deve pagare una cassa sanitaria, o pubblica o privata. Non "pubblica e privata", ma "pubblica o privata".

>In un sistema come il nostro, modellato su una logica sociale tipicamente europea che è l'opposto di quella americana, tutti vengono assistiti mediocremente ma, diciamo, a costi fissi.

Non è vero. L'assistenza sanitaria nella buona parte dei paesi europei non è mediocre.

>Io preferisco la logica europea, e spero che il liberista Monti non ci levi questa opzione per far risparmiare lo Stato.

Anch'io preferisco la logica europea, o anche canadese. Il problema non è questo. Il problema è che la corruzione dello Stato fa sì che si paghi il doppio per ottenere un servizio mediocre. E non credo che pagando il triplo il servizio migliorerebbe, ma non farebbe che alimentare, come anni di aumento del debito pubblico hanno dimostrato, la corruzione stessa a vantaggio di pochi.


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