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Insommale scuole cattoliche pagheranno o no l'IMU ? (mes #91563)
di Giorgio Soave
il 28/02/2012 18:07:44
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Da Libero:
Per le scuole "è necessario precisare. Sono esenti dall'Imu quelle che svolgono attività secondo modalità non commerciali". Così Mario Monti, giunto a sorpresa in commissione Industria al Senato per chiarire le novità sulla reintroduzione dell'Ici per la Chiesa. "L'Europa e il governo italiano - ha proseguito il premier - affrontano i problemi a seconda della loro esatta incidenza, senza pregiudizi ideologici". Il presidente del Consiglio ha ricordato che "la definizione dettagliata degli aspetti più particolari" relativa all'Imu sulle scuole della chiesa "è demandata a un successivo decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze".
I parametri - Monti indica "tre parametri strettamente necessari e ragionevoli"; il servizio dell'attività paritaria scolastica deve essere "assimilabile al pubblico" sotto il profilo dei programmi, dell'accoglienza di alunni disabili e dell'applicazione della contrattazione collettiva del personale. Inoltre, il servizio deve essere "aperto a tutti i cittadini alle stesse condizioni". Infine, l'esclusione e la selezione all'ingresso deve essere relativa al merito e non dovuta da norme "discriminatorie", e l'organizzazione della scuola, anche dal punto di vista delle rette, deve essere tale "da perseverare senza alcun dubbio la finalità non lucrativa. Gli avanzi dunque non siano un profitto ma sostegno direttamente correlato ed esclusivamente destinato alla gestione dell'attività didattica". La Cei soddisfatta - Le dichiarazioni di Monti sono state apprezzate dalla Cei, ha ha spiegato che "vanno nella giusta direzione, quella portata avanti anche in Europa. Scuole e oratori sono attività no profit, e non ha senso tassare attività che hanno chiara rilevanza pubblica e sociale. Al contrario giustamente si decide di tassare le attività commerciali. E' un prncipio europeo". ------------- In realtà molti, CEI compresa, continuano a far finta di non capire. Monti l'ha detto chiaro: le rette scolastiche devono solo coprire le spese di gestione, non devono dare un guadagno. Ma sappiamo tutti che le "scuole dei preti" sono una importante fonte di reddito per la Chiesa. Se le rette coprissero solo le spese, cadrebbe il motivo principale. Il fatto che la CEI subito si dichiara soddisfatta mi mette in sospetto. Vedremo i finanzieri entrare nelle scuole religiose per verificare che non ci sia stato un avanzo di bilancio ? Ne dubito. |
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