<Anch'io penso che il progetto ormai sia a uno stadio troppo avanzato e che un ritiro dell'Italia sarebbe una brutta figura in Europa. Gli impegni internazionali vanno rispettati.
In questo momento ci mangeremmo quella credibilità che Monti faticosamente sta ricostruendo. Per non parlare dei rapporti con La Francia che sta costruendo la sua parte del tratto Lione - Torino.
<E' vero anche che metà dei sindaci della valle sono contrari al progetto nel complesso e rifiutano di accettare compensazioni.
Da tener presente che i Comuni (due/tre) interessati direttamente hanno espresso una posizione favorevole all'opera.
Infine una breve replica a Luca. Risulta che il progetto si avviò nel lontano '91 e dai confronti con i comitati il tracciato è stato modificato due volte (una di queste per il sospetto che la costruzione di una galleria avrebbe potuto interessare la presenza di amianto). Ciò a dimostrare che l'attenzione ai timori dei valligiani c'è stata.
<Siamo a uno stadio in cui qualcuno approfitta del NO TAV per cavalcare il malcontento generale per la crisi economica.
E' evidentissimo. Pensa che le proteste per la TAV si sono estese anche in Sicilia.
RecSando
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29/02/2012 - 