>quindi la domanda è: come mettere in condizione di rigare dritto per forza coloro che si comportano in maniera disonesta?
Antonio di Pietro avrebbe la risposta. E io tendo a essere d'accordo. L'ho già scritto, se per una generazione almeno gli italiani venissero puniti severamente (come in USA o in UK o in Francia, senza sconti di pena) per ogni reato, alla fine il rispetto della legge diventerebbe un'abitudine innata, una parte del DNA, senza quasi bisogno di poliziotti e giudici. Ma se i nostri governanti trionfano con l'imbroglio e quotidianamente viene lanciato il messaggio che solo i più furbi e disinvolti fanno carriera, come si può pretendere che i padri educhino i figli all'onestà ? Oggi domina un'aggressività esagerata, associata alle cattive maniere. Bisogna essere aggressivi, anzi "competitivi" per avere successo. Già, il successo. Non basta accontentarsi di un mestiere onesto ? Eppure la maggioranza degli italiani vive così. Meglio non illuderli che con le scorciatoie si ha successo e la si fa franca.
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