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Il bollettino del disatro (lungo)  (mes #97442)
di Danilo Lenci il 13/07/2012 23:35:17

messaggio letto 491 volte
(1 risposta)

in risposta a Luca Isabella (mes. #97440)
<Cioè, secondo te, la BCE dovrebbe prestare soldi agli Stati solo per il fatto che si trovano nella UE? La cosa è assurda, perchè manca l'unità politica, fiscale e - aggiungo io - culturale. In mancanza di queste, i soldi sarebbero buttati, creando speculazione e soprattutto una straordinaria inflazione, la più ingiusta di tutte le tasse, perchè colpisce tutti indistintamente.<

Eh si, sei stato poco attento poichè ho scritto nel msg: http://www.recsando.it/forum/mes_vedi.asp?id=97274&fid=28&tid=13916 a cui tu hai pure risposto, "e il tutto cominciando a lavorare per impostare le premesse per la costruzione politica dell'europa per poter trasformare la BCE come prestatore di ultima istanza".

Tu mi hai chiesto cosa farei io ed io ho esposto alcuni provvedimenti che sono stati elaborati da persone più preparate di me e che mi convincono.
Non ho mai detto che si può salvare la situazione con la bacchetta magica in un battito di ciglia. Questo sta nelle cose. Anche Monti pur essendo SuperMario non ha risolto la situazione in un minuto. Sono mesi che governa e non ha invertito la rotta. Anzi nonostante le numerose e corpose manovre (mai viste nella ns storia repubblicana) all'atto della nomina del nuovo ministro min. dell'economia, questi ha esordito che i conti non tornano ancora. Servono altri 6 mld di euro. Per uno che qualche mese fa sosteneva che non ci sarebbe stato bisogno di ulteriori manovre aggiuntive, prima con la spending review, poi con questa nuova richiesta arriviamo a quasi altri 30 mld di euro da reperire. Assomiglia sempre più al suo predecessore Tremonti con assicurazioni che resistono il tempo di un momento. E ti piaccia o meno come ti renderai conto che così ci va di mezzo anche la sua credibilità.

Non mi preoccupa il fatto che tu non condivida le mie opinioni, mi dà un pò fastidio questo tono che mi pare trapeli ultimamente qua e là, fatto di paternalismo nei miei confronti. Vedi in passato spesso mi è capitato di essere trattato nella stessa maniera da altri, su argomenti come globalizzazione, beni comuni, patrimoniali, G8 di Genova salvo poi nel tempo osservare gli stessi dover ammettere d'esser stati nel torto. Per carità, non è detto che anche questa volta vada così, ma qui la verità non ce l'ha in tasca nessuno. Nemmeno tu.

Dici che non c'è scampo agli speculatori, tocca conviverci.
Oppure scusa, banalità come quelle di pensare che il destino dei lavoratori che trasformano il tonno sia legato alla presenza o meno della TAV del corridoio 5.
Ti dò una notizia il Portogallo e l'Ucraina hanno deciso di non realizzare i tratti di loro competenza. Se anche la Francia rinuncia, mi dici della tua affermazione che fine fa?

Come l'affermazione che fai per cui il debito pubblico è stato accettato negli anni senza nessuna opposizione da parte di alcuno.
Non è vero già dagli anni ottanta c'è chi si è opposto fortemente alle politiche di spese facili della stagione meglio conosciuta come della Milano da bere, che è il periodo storico in cui il ns debito pubblico è esploso.

E il fatto che tu non ricordi o non ne abbia contezza non significa che ciò non vi è stato. Insomma questa teoria del tutti uguali se permetti te la rispedisco indietro.

C'è gente che ci ha perso la vita per questo e non trovo giusto che a questo oltre al danno si debba riservare pure la beffa. Informati e spero che tu possa distinguere un indebitamento per investimento da una spesa allegra per assicurarsi un consenso.

La stessa differenza che passa nell'accendere un mutuo per l'acquisto di casa con quello per dare una festa memorabile dove lo champagne scorre a fiumi con patonza incorporata per tutti.

Tu dici che è meglio così, teniamoci stretto Monti e preghiamo perchè l'altissimo ce lo conservi in salute.

Bene, io mi ritiro in buon ordine, aspetto di vedere dove la maggioranza silenziosa e recalcitrante anche solo all'idea di un'alternativa possibile, dove ci porterà questa volta.

E per ultimo visto che insisti e mi parrebbe sgarbato non risponderti è chiaro che 100.000 euro non può essere considerato un grosso patrimonio. Mi accontenterei che si facesse come in Francia che registro: "In Francia si paga l’«impote de solidarité sur la fortune»:viene applicata un aliquota progressiva compresa fra lo 0,55 e l’1,8% del patrimonio. A partire da 790mila euro e fino a 1,3 milioni si paga lo 0,55%, lo 0,75% fino a 2,5, l’1,8% è a carico di chi ha un patrimonio superiore a circa 16 milioni." Provvedimento che potrebbe essere accompagnato da un intervento sulle Fondazoni bancarie.

C'è chi propone cose tipo: "Essendo le Fondazioni Bancarie “enti di diritto privato” il loro capitale non confluisce nel bilancio dello Stato;quindi, basterebbe, teoricamente un semplice decreto legge che dichiari che le Fondazioni Bancarie sono “enti di diritto pubblico” per ridurre il debito pubblico italiano di 100 miliardi di Euro."

Come vedi c'è da lavorare e lavorare sodo ma l'uomo della provvidenza, caro Luca, che mi ripropone le stesse ricette che hanno affondato la Grecia e la Spagna per me non è la risposta. Registralo ti prego.
Non vorrei trovarmi domani accusato di esser stato silente e complice perchè come vedi questo non è.
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