>Trovo incredibile che nel XXI secolo possano esserci ancora schieramenti contrapposti fra fede religiosa e *fede* scientifica (perché checchè se ne dica la scienza è piena di assunti fideistici).
Non è propriamente così semplice, Andrea. La Scienza si basa su assunti e - Feyerabend docet - i risultati dipendono dal metodo, che tuttavia non è proprio una fede... grazie alla scienza, stiamo oggi comunicando con questo mezzo, ad esempio, così come abbiamo energia elettrica, farmaci, mezzi di trasporto, etc. Certo, assolutizzare la Scienza come unica verità è un errore, ma credo che lo sia con ogni conoscenza umana.
>La prima si basa su una rivelazione e su una prova antropologica (nessuna cosa umana ha perdurato immutabile per millenni come la religione).
Per quanto riguarda la rivelazione, è un'opinione. Alcuni ce l'hanno (la fede cattolica), altri no (ad esempio, l'induismo). Ma la "prova antropologica" è reale: all'essere umano serve una qualche forma di credenza nel soprannaturale, è innegabile. Ma è anche ovvio, considerata la limitatezza della ragione, che riesce a spiegare una piccolissima parte della Realtà, mentre per il resto rimane avvolta nel Mistero. Proprio questo Mistero è il luogo delle religioni o delle altre credenze, che servono a dare un senso alla vita.
RecSando
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