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Per combattere l'inquinamento, mezzi pubblici gratuiti... (mes #101527)
di Daniele Borriero
il 14/01/2013 16:48:29
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messaggio letto 736
volte
(1 risposta)
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in risposta a Barbara Picutti
(mes. #101525)
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> >Con tutta la buona volonta', io per prima se penso di tornare tardi la sera mi organizzo con l'auto e certamente non prendo dei mezzi pubblici poco frequenti ed infestati da fauna poco raccomandabile. > >Ciao >Barbara
Perfettamente d'accordo, Barbara. Io stesso, dopo anni, sono tornato ad usare la mia auto per andare in ufficio, dopo l'aumento delle tariffe. A conti fatti, a parità di costi, con la mia auto risparmio un'ora al giorno sui trasferimenti, dato che ho la fortuna di circolare prima degli orari di punta. Questo è un paradosso. Un mezzo pubblico dovrebbe essere sempre più vantaggioso di uno privato. Da noi si è scelto, con la solito mentalità di sempre, di "punire" una categoria che paga le tasse (quella degli automobilisti) piuttosto che investire rendendo la mobilità pubblica competitiva. Anteponendo addirittura interessi di nicchia (la mobilità su due ruote a breve raggio) alle necessità di chi percorre molti chilometri per trasferimenti di lavoro. Una mentalità vecchia come il cucco, che rende il nostro paese "datato". Per hobby, colleziono bici d'epoca, e su un vecchio testo del 1910, edizioni Hoepli, "Il ciclista", di Grioni, trovo la descrizione dello stesso atteggiamento nei confronti delle due ruote, I "misoneisti", così venivano chiamati coloro che si opponevano alla diffusione della bicicletta, le attribuivano nefandezze di ogni tipo. Centri storici interdetti, orari vietati e soprattutto tasse, sull'allora bicicletta da viaggio, che da mezzo aristocratico per pochi si andava sempre più diffondendo come mezzo di trasporto per la "plebe". Lo stesso concetto punitivo è in auge ancora oggi, che si tratti di auto, di pensioni o di fisco. Io sono anche convinto che la gratuità dei mezzi nei giorni di superamento dei valori soglia non comporterebbe grandi problemi né allo stesso tempo grandi vantaggi. Ma significherebbe un segnale di inversione di tendenza nel dimostrare un minimo di attenzione in più verso il cittadino, non visto più come suddito paga e taci e basta. Detto tra noi, uno è anche disposto a pagare tassa di proprietà, tasse su RCA, IPT e balzelli vari, accise e iva su carburanti, autostrade e pedaggi per centri cittadini più parcheggi a pagamento, ma se NON deve trovarsi poi a dover pagare pure i mezzi pubblici in cronica carenza da anni, nei giorni di superamento di valori ridicoli di PM10 in qualche centralina posta in un altro comune. Tenendo conto che basta farsi un giro sul sito Arpa per vedere storico e rilevazioni e farsi un'idea reale di che cosa sia questo pericoloso inquinamento che tanto sbandierano oggi (dimenticando la Milano industriale riscaldata a olio e gasolio, con auto non catalitiche degli anni 70/80).
Ps Sono reduce da una meravigliosa vacanza a Venezia, città senza auto. L'ultimo giorno l'aria era irrespirabile, a causa degli impianti di riscaldamento e delle condizioni climatiche, e una puzzolente nebbiolina copriva la vista delle case lontane. "Meno male che torno a Milano", mi son detto. ;-) |
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