>Una persona intelligente perché dovrebbe darsi da fare per fornire vantaggi a stupidi che non sono in grado di riconoscere appieno le sue capacità?
Ci sono molte ragioni per farlo e altrettante per non farlo. Supponiamo che per un misto di incapacità, malafede e stupidità, un gruppo di persone stanno mandando a serio rischio la sicurezza economica e sociale di un gruppo di persone. A un passo dal baratro, mi viene chiesto di dar loro una mano al fine di evitare lo schianto, per quanto possibile. Non risolvere la situazione, ma evitare lo schianto. A questo punto ho due possibilità: o rispondere "si schiantino", tanto io bene o male me la cavo; oppure accettare la sfida cercando di trovare la collaborazione degli stupidi, che, peraltro, sono quelli che in ultima istanza decidono. Una volta accettato, gli stupidi continuano imperterriti nel loro kindergarten a sputarsi addosso, piangere, rotolarsi nel fango, dire parolacce, criticare perchè vogliono il leccalecca e così via. Invece, il povero "pompiere" è costretto a fare una serie di misure impopolari per convincere la BCE a comprare il debito fatto dagli stupidi. Ovviamente, questa non è la cura, sono misure di emergenza: è un po' come se arrivassero i pompieri a spegnere un incendio nel mio appartamento e poi mi lamento che hanno rotto la porta con l'ascia e bagnato le poltrone.
Questo è il mio punto di vista, che si applica anche alla vicenda del Parco. |
04/04/2013 - 