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CS SEL-Verdi: Sesto Palazzo Uffici ENI , un progetto da rivedere (mes #105176)
di Luigi Verdicchio
il 09/05/2013 19:26:34
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messaggio letto 805
volte
0 risposte
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in risposta a Fabrizio Cremonesi
(mes. #105081)
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<Ho notato che in fondo all'articolo firmato da Marco Menichetti è scritto: Per informazioni ... e mette il suo indirizzo di posta privato ?!
Come mai questa scelta di dare informazioni scrivendo privatamente ad un Consigliere Comunale e non la scelta della email ufficiale del Comune?
Per l'indirizzo e-mail è presto detto. Menichetti è capo gruppo consiliare di SEL e in questa legislatura i gruppi non hanno più un proprio indirizzo di posta istituzionale.
Piuttosto mi pare che con questo comunicato, SEL sembra assumere posizioni polemiche e distinte dalla Giunta che sostiene politicamente e alla quale partecipa direttamente con un proprio esponente.
Per quanto riguarda il merito si può dire per la gran parte si tratta di sogni lodevoli degli ambientalisti che si scontrano con la realtà di una società che da molto tempo ha perso le sensibilità e le caratteristiche dell'ENI di Mattei.
Il progetto VI° palazzo è un insieme di contro sensi ad iniziare dallo stile architettonico che fa a pugni con l'esistente, fino all'assurdo parcheggio multipiano che attirerà un abnorme numero di auto e sarà, di fatto, realizzato con denaro "sottratto" ai servizi dei cittadini.
Se non ricordo male l'ENI, a fronte di questa struttura d'interesse esclusivo dei lavoratori ENI e quindi a suo carico, è stato esentato dal versamento al Comune di ca. 14 milioni in oneri di urbanizzazione.
Da non dimenticare mai, inoltre, che prima del sesto palazzo e dell'arrivo di Dompè il Comune ha approvato il progetto De Gasperi Ovest (area prossima al secondo P.U., tra via Fermi e S. Salvo) in cui si è deciso d'insediare abitazioni civili per ca. 1.800 abitanti.
Dov'è la ratio di un massiccio insediamento abitativo in un'area scollegata dalla città e della realizzazione del VI° palazzo in un'area che offriva l'irripetibile occasione di creare, almeno in parte, l'auspicata saldatura del quartiere di Metanopoli alla città?
Termino ricordando che in questi anni, il ritorno di Eni ad investire a San Donato, è stato in molte occasioni salutato dai politici locali quale grande evento positivo per la città.
Quando tutto sarà tutto più chiaro spero non dobbiamo tristemente ricrederci. |
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