Finora abbiamo affrontato il problema Piazza Tevere solo dal punto di vista architettonico o della sicurezza. Dimenticandoci dell'aspetto sociale. Perché ora la piazza è frequentata da persone use a bere e a comportamenti che risultano fastidiosi a chi abita nelle vicinanze? Che vita conducono quelle persone? Sono disoccupate? Fanno lavori saltuari sotto capolarato? Sono alcolizzati? Possiamo modificare quanto si vuole la piazza, ma quelle persone condurranno sempre quella vita, e magari si sposteranno un po' più in là, in via Po o dall'altra parte della via Emilia, o semplicemente dall'altro lato della strada. Se non si interviene a livello sociale recuperando quelle persone non si otterrà mai alcun risultato: sposteremo il problema, un po' qui un po' là, investendo soldi pubblici inutilmente. Su Piazza Tevere ne ho sentite tante: chi vuole farci un parcheggio, chi vuole togliere i dossi, chi vuole i giochi per i bambini... Sotto casa mia ci sono i giochi per i bambini, ma alla sera arrivano dei ragazzi che bevono birra e lanciano le bottiglie rompendole in mille cocci. Quanti ne ho dovuti raccogliere la domenica in passato per farci giocare mia figlia. Perché alcuni ragazzi oggi si divertono così? Non crediamo sia solo un fenomeno locale: al mare sono anni che le chitarre sono state sostituite dalle bottiglie in spiaggia. Quindi, cosa è cambiato? Ci ricordiamo solo delle cose belle dei vecchi tempi, ma io negli anni 80 ricordo benissimo come erano frequentate le piazze a Milano. Non potevi camminare per le siringhe che c'erano. Ora questo fenomeno si è attenuato parecchio (anche se basta andare a un km da qui al parco Porto di Mare zona montagnetta per contare le siringhe e i pusher, lo sanno tutti. E neppure il nostro quartiere è indenne). In quale modo? Togliendo le fontanelle nei parchi? Aumentando le telecamere? No, semplicemente con gli anni l'eroina è passata di moda, i tossicomani sono morti per una certa parte e oggi le nuove droghe sono meno vistose. Nessuno ha mai fatto niente, in realtà, se non le comunità di recupero. Perché possiamo parlarne quanto si vuole, ma intervenire a livello sociale richiede molto più impegno ed è molto più difficile che spianare una cunetta o mettere delle telecamere. Per me a questo punto, la piazza può anche essere eliminata. Le panchine le si mettono all'esterno, all'interno si fa un giardino, si mantengono questi alberi che sono bellissimi, e la si adibisce a funzione puramente decorativa. Ma non credo che il problema si risolverà: lo si sposterà di qualche metro.
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