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Parco sulla Campagnetta - come conservarlo, senza amnesie (mes #105643)
di Andrea Battocchio
il 29/05/2013 12:53:46
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messaggio letto 1151
volte
(1 risposta)
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in risposta a Enrico Coviello
(mes. #105636)
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La preoccupazione di un’Amministrazione per la mancanza di un possibile passaggio di emergenza nel caso dovesse accadere qualche incidente che impedisse il normale flusso dei veicoli, compresi quelli di soccorso, credo sia comprensibile in una via con oltre 5000 residenti, più tutti gli altri abitanti non residenti.
La progettazione del parco come è stato scritto nel Comunicato Stampa e ribadito nell’assemblea pubblica del 21 maggio scorso, coinvolgerà tutti i cittadini interessati ed ognuno potrà esporre le proprie idee. Saranno dunque i cittadini, mi auguro numerosi, che con la loro partecipazione diretta alla progettazione si esprimeranno anche sulla modalità per la realizzazione del passaggio di emergenza.
Ovviamente io, da cittadino, ho una mia posizione personale che, da quanto leggo nel tuo post, mi sembra possa essere da voi condivisa.
In merito alla continuazione della via verso Borgolombardo, tutta la coalizione attualmente in maggioranza (me compreso) ha sempre espresso la propria contrarietà, quindi se il PGT di San Giuliano prevede un collegamento diretto tra Civesio e la via Emilia lo farà senza toccare la parte finale di via Di Vittorio, però non puoi chiedere al Comune di San Donato di impegnarsi affinchè venga modificato il PGT di San Giuliano, ma forse ho interpretato male io la tua frase: “Per cui se si intende giustamente evitare la strada la scelta formalizzata impegnandosi a modificare il PGT. http://www.sangiulianonline.it/comune/pgt/”
La soluzione a mio avviso più adeguata, per non snaturare la continuità del parco, è la realizzazione di un tratto di "verde armato” in grado di sopportare il passaggio di mezzi di soccorso anche molto pesanti (ad esempio le autobotti dei vigili del fuoco) che colleghi via Di Vittorio a via Marcora, nell’unico punto di quest'ultima privo di insediamenti industriali, garantendo così la permanenza di un’ulteriore area verde tra le due vie.
Andrea Battocchio
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28/05/2013 - 