> Linda, la tua considerazione è sicuramente condivisibile. Devo però aggiungere che quando si deve realizzare un progetto che ha decisamente una grossa valenza positiva per San Donato e per i suoi cittadini occorre che gli Amministratori siano in grado di garantire la sua sostenibilità nel tempo in termini di copertura finanziaria. Altrimenti poi i parchi (e non solo quelli: vedi stazione dei treni di San Donato) finiscono come quello dedicato a Mattei. Per cui ben vengano anche il parco della Campagnetta, il Tre Palle e la quota parte sandonatese della Valle dei Monaci, ma a condizione che ci siano le risorse finanziarie per mantenerli. Non considerare da subito questo aspetto ti costringe prima o poi, come purtroppo sta accadendo, a chiudere quelle strutture non più sostenibili economicamente. Per cui si devono prima trovare sponsor e/o altre disponibilità finanziarie (non dopo come si sta facendo per l'Estate Sandonatese) o purtroppo a qualche cosa, anche se positivo, occorre nostro malgrado rinunciare.
Presumo che il Parco Enrico Mattei sia particolarmente oneroso a causa delle tante strutture e dei tanti impianti che offre, non credo che sia corretto fare paragoni con parchi intesi nel senso più tradizionale del termine, ovvero spazi verdi con qualche panchina, qualche gioco e qualche viale... |