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L’arresto di un ragazzo che spacciava fuori dalla scuola non deve oscurare il lavoro di prevenzione e di educazione alla salute che si fa anche con la sensibilità degli studenti (mes #91272)
di Luigi Verdicchio
il 19/02/2012 13:05:09
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messaggio letto 520
volte
(1 risposta)
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in risposta a Attilio Barbieri
(mes. #91266)
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<“ L’arresto di un ragazzo che spacciava fuori dalla scuola non deve oscurare il lavoro di prevenzione e di educazione alla salute che si fa anche con la sensibilità degli studenti». “È questa la reazione degli organismi scolastici all’azione dei carabinieri, che giovedì sono arrivati con auto e militari in divisa e in borghese al parcheggio dell’Omnicomprensivo di via Martiri di Cefalonia.”
< Gli esponenti delle istituzioni rappresentative dei genitori suggeriscono di non valutare il quadro alla luce dell’emotività e di considerare la complessità stessa della scuola superiore, alla quale fanno riferimento quasi mille ragazzi.
<<gli indirizzi di studio sono tre, non uno, e corrispondono alle presidenze dello scientifico - classico Primo Levi, e dei due comprensivi a indirizzo tecnico professionale Piero della Francesca ed Enrico Mattei. E a quanto pare, lo studente che “arrotondava” vendendo hascisc frequentava uno dei due professionali.
< Questo blitz dei carabinieri non ha cambiato la nostra immagine»
Attilio,
avrei preferito che la dirigenza e gli organi collegiali non si limitassero a minimizzare l'accaduto ma esprimessero, innanzitutto, la propria preoccupazione nei confronti di un fenomeno che può fare del male (molto male) alla vita dei nostri figli e nipoti.
Si ha invece l’impressione che ci si sia preoccupati di tutelare se stessi e la propria immagine, nello stile più proprio dei politici attenti unicamente al proprio consenso elettorale.
Sono convinto che la scuola stia facendo molto nel campo della prevenzione, ma di fronte ad un fatto del genere mi sarei aspettato che prevalesse il senso di responsabilità e l’impegno a fare ancora di più.
Diverso sarebbe stato se a denunciare lo spacciatore fossero stati decine di studenti. Questo è il traguardo che le attività di prevenzione dovrebbe darsi perché solo allora la droga sarà sconfitta.
Saluti
luigi |
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