La tua impostazione, Ilaria, nasce da un'osservazione reale, ma, a mio avviso, arriva a conclusioni sbagliate. Innanzitutto, per parlare di questi temi occorre essere molto bene informati. Con questo non voglio dire che tu non lo sia sufficientemente, ma spesso occorre valutare bene le fonti.
L'uso delle sostanze non va confuso con la tossicodipendenza. Questo lo dicono tutti gli studi e anche le statistiche della EU divide i consumatori (tantissimi) dai tossicodipendenti (pochissimi, in ragione percentuale). I ragazzi, in particolare, sono in totale balia dei mercanti di droga, leggi mafia, leggi tutto quello che è connesso. Siccome conosco bene l'argomento, ti faccio un paio di esempi: all'inizio degli anni 70 i mercanti internazionali di droga - CIA compresa - hanno fatto scomparire la cannabis dal mercato e l'hanno sostituita con la ben più redditizia eroina; lo stesso sta accadendo in questi anni a favore della cocaina. Infatti, mentre fino a un po' di anni fa la cannabis era ovunque, oggi è difficile trovarla (da cui le tue considerazioni olfattive, che dovrebbero raffinarsi dal caratteristico odore della coca fumata).
Dobbiamo arrivare a questa considerazione: le sostanze psicotrope esistono da che esiste l'uomo, in ogni lato del pianeta. Pensare di farle scomparire è una pretesa assurda, e i fatti lo dimostrano. Quello che possiamo fare è: informazione. Informare i giovani dei reali pericoli (non solo quelli legali e non solo quelli connessi alla tossicodipendenza), ma anche molti adulti, per creare consapevolezza.
E' l'unica via, ma purtroppo è quasi sempre boicottata. |
17/02/2012 - 