Pur sostenendo il ruolo costruttivo che possono avere forum come questo, dove si si presenta con nome e cognome, e ci si confronta su temi importanti, da tempo mi sto rendendo conto che questo modo di comunicare, in generale e riferibile proprio al metodo del forum, ha comunque dei limiti che comportano ovviamente delle conseguenze. Limiti che dobbiamo necessariamente conoscere e mettere in conto per evitare di arrivare a momenti di saturazione che ci inducono al desiderio di abbandonare una piattaforma che, se utilizzata con la consapevolezza di ciò che è, ha una sua utilità indubbia, soprattutto nel poter far crescere le persone come me e altri cittadini che leggono non trovando più soddisfazione nelle informazioni date dalla stampa. Ieri sera sono riuscito, tardi, a passare alla recpizzata. Non in tempo per godermi pizza e gran parte delle conversazioni, ma almeno per riuscire a a dare un volto ai nomi che gravitano da tempo e abitualmente su queste pagine, e per potermi finalmente iscrivere a questa piattaforma.
Cosa aggiungere... quando ci si trova di fronte alle persone, non hai solo il loro pensiero digitale, non hai queste parole, che possono essere pesanti, lievi, o fraintese, ma un volto, una voce, una mimica, tutto quello che è la completezza della comunicazione che un forum non può e non potrà mai dare. Riconosciamo l'importanza di questo forum nel confronto delle idee (che può anche generare divergenze, ma questo è da mettere in conto) ma diamo importanza anche al passo successivo e più importante di ogni rapporto umano: l'incontrarsi e lo stare insieme. Ieri sera mi è dispiaciuto che non ci fossi e sono convinto che sarebbe stato meglio il contrario, per ricaricarsi e buttarsi alle spalle quel che non ti è piaciuto di queste pagine. Pagine che in fin dei conti, sono solo parole. |
01/03/2012 - 