<In un sistema completamente liberista, ovvero con poteri dello Stato molto ridotto, non ci sarebbe il debito pubblico, nè la corruzione, nè i capitali che rapinano i cittadini. E comunque, in un sistema liberista, le banche sarebbero state lasciate fallire e punto. Invece siamo in un sistema molto diverso, molto peggiore dello stesso liberismo.>
Luca, ma per forza :-)), il “vero” sistema liberista è per sua natura liberista solo a parole, finchè si tratta di applicarlo a noialtri, fanno i liberisti al 300% ma quando si tratta di loro, delle loro banche e dei loro affari , quando il liberismo rischia di fare un pochino male a loro signor, il motto è: socializzare le perdite, privatizzare i profitti. . Il liberismo è sempre stato così e non può essere diverso da così.. E anche per quanto riguarda cose come la libera concorrenza, gli va bene sulla carta ma, se appena appena la concorrenza gli fa un po’ male,.subito la buttano alle ortiche e diventano protezionisti e statalisti, naturalmente a loro vantaggio. Si stracciano le vesti invocando la concorrenza quando voglliono accaparrarsi l’esclusiva sui servizi pubblici o su quel che ne è rimasto a cominciare dalla sanità ma dopo per “lavorare” vogliono tante belle reti di protezione.
Quanto allo stato molto ridotto (senza debito pubblico, né corruzione, né i capitali che rapinano i cittadini), dico questo: io capisco la reazione che viene davanti a governi e società dove da tempo si pensa a spendere parte dei soldi per alimentare un sistema di potere anziché per la collettività e per ridurre le disuguaglianze schifose che ci sono, però uno stato ridotto all’osso ci riporterebbe ad uno stato selvaggio, credo che invece bisognerebbe agire per ridurre ai minimi termini la situazione di degrado, corruzione e spreco; lo stato ridotto all'osso sai bene anche tu che porterebbe dritti dritti ad una situazione di ingiustizie e disparità ancora più terribili
Ciao
Mimma
P.S.- per quanto riguarda gli “ismi”, per il ciclismo faccio eccezione senza forse :-)) intendendo naturalmente non il ciclismo dopato ma quei bei giri in bici che ti fanno sentire così bene e di buonumore e ti fanno conoscere luoghi insospettabilmente belli nei dintorni di Milano. Quanto al “giusto bilanciamento tra la libertà e le aspirazioni di un individuo e le esigenze della comunità”.(“bilanciamento” che credo importante) è un discorso complesso ma forse sarebbe da fare sul forum varie?
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28/02/2012 - 