Poi mi viene da pensare che la maggior parte delle case in città sono invendute. Ultimamente ricevo telefonate e inviti da parte delle agenzie immobiliari. La situazione probabilmente sta diventando difficile. Già a San Giuliano l'argomento è stato portato in Consiglio Comunale.
Ma le gru imperversano ovunque e comunque.
Mi è arrivato il depliant delle future case di Monticello. Sulla carta sono carine, ma quando sono passato in zona ho capito che non avrei apprezzato di poter distinguere nettamente le scritte sulla pancia degli aerei in transito verso Linate. Quando il mercato è in crisi, occorrono degli incentivi. Ecco, dietro queste fantomatiche 60.000 persone della San Donato del futuro, ho la sensazione che si celi proprio questo.
L'incapacità di vedere un modello di sviluppo indipendente dalla crescita immobiliare e dal consumo del territorio. Per cui, se c'è crisi, si fa di tutto per continuare sempre sulla stessa via, senza tentare di trovare alternative.
Siamo un comune ricco, no?
E perché nessuno ha avuto il coraggio di proporre quanto realizzato a Cassinetta di Lugagnano o qualcosa di similesì, ?
Forse si ritiene che i sandonatesi siano ricchi, ma dal braccino corto?
Una provocazione, la mia, per tentare di trovare idee alternative al solito cemento, a cui in non pochi stiamo diventando allergici.
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13/03/2012 - 