Gentilissima Barbara,
concordo pienamente con il post con sole due precisazioni: non sono stato cooptato da nessuno nel Pdl, ma ho aderito spontaneamente e in buona fede all'invito lanciato da Luca Squeri (che conosco da 30 anni visto che i nostri due padri hanno retto le sorti della città negli anni Sessanta e Settanta) autocandidandomi alle primarie. Certo ho sentito qualche amico milanese (l'assessore regionale Zambetti, il quale vista la mia disponibilità mi ha incoraggiato nella decisione chiedendo al consigliere Calculli di darmi una mano nella raccolta firme).
Trovo un tantino ingiusta la definzione di medigliese in quanto ho vissuto dalla nascita ovvero il 1963 ininterrotamente a San Donato sino al 2000, frequentando le scuole: materna, elementare, medie e liceo scientifico, l'oratorio di San Donato, il parco Snam, i negozi e tutti i luoghi di ritrovo sandonatesi. A Mediglia risiedo da 12 anni dopo il matrimonio (sappiamo tutti quanto costa una casa a San Donato). Da 25 anni faccio il giornalista a Il Giorno e mi occupo nello specifico dei comuni del Sudmilanese e della città di San Donato in particolare. Ma non solo: i miei due figli fanno nuoto agonistico nella piscina di via Caviaga, e pertanto, anche se non più anagraficamente, mi sento un sandonatese a tutti gli effetti. Anzi la politica mi ha fatto diventare un apolide. Sedici anni fa quando mi candidai a Mediglia qualcuno disse: "cosa vuole questo qui che è di San Donato". Ora, e non è il suo caso, qualcuno quando ha saputo della mia autocandidatura ha detto: "cosa vuole questo qui che è di Mediglia!!!". Io l'ho preso come un complimento e anzi la cosa mi ha spinto ancora di più a mettere a disposizione sinceramente la mia esperienza di pubblico amministratore a Mediglia convinto che in questo modo avrei potuto infrangere la consuetudine di piccoli gruppi di potere locale che si trincerano dietro le sigle dei partiti nazionali. Mi chiede ora se credo ancora in questo partito? Con assoluta franchezza nei suoi dirigenti nazionali, regionali e locali NO! Ma credo invece negli elettori del Pdl perchè sono convinto che un soggetto politico alternativo alla sinistra radicale, alla sinistra cosidetta moderata e ad una posizione terzista debba esistere. Così come un argine alle derive populiste e alle destre xenofobe che completano il nostro triste panorama nazionale deve per forza esistere e trovare spazio.
con stima e simpatia
Cesare Mannucci
p.s. io e mio fratello Mirco conserviamo ancora il bel libro scritto magistralmente da suo papà
> Ilaria, buona o cattiva che sia, la candidatura del dr. Zampieri ed il modo in cui sono andate le cose e' esclusivamente responsabilita' del PdL locale, che ha dimostrato in questa occasione tutta la propria insipienza.
>Tutto il mondo sapeva che dopo il 2011, il 2012 sarebbe finalmente arrivato, tutti eccetto il PdL sandonatese, che ha appreso all' improvviso, come svegliatosi da un lungo letargo, che toh era tempo di organizzare di nuovo una campagna elettorale e si era pure in ritardo. Allora cerca il candidato politico, lo si coopta da Mediglia, ma forse ce ne sono due, allora via con le primarie postume che fanno tanto democrazia e opla', il terzo incomodo Zampieri emanazione del Demonio Dompe' decide di presentarsi con una propria lista.
>Vista la malparata ed il rischio che non solo il candidato PdL alle elezioni perdesse contro Zampieri, ma che entrambi perdessero ed al ballottaggio con Checchi ci andasse Forenza, via alla retromarcia ed all'appoggio della candidatura di Zampieri e pazienza se Mannucci ci aveva creduto ed aveva gia' raccolto le firme (a proposito, dr. Mannucci, lei crede ancora in questo partito?).
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>Purtroppo, vista la situazione in cui il PdL si era ficcato, non mi sembra ci potesse essere altra soluzione percorribile.
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>Come elettrice (ora ex elettrice) sono semplicemente disgustata, per fortuna del PdL molti elettori dormono e metteranno comunque la croce su un simbolo...
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>Ciao
>Barbara
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13/03/2012 - 