Forenza, tu hai subito le conseguenze di un grave errore e pertanto è compensibile la tua reazione di sdegno nei confronti di chi ancora ricorda quell'errore.
Ma è proprio per questo che dovresti considerare la possibilità che un cittadino sia caduto in errore leggendo e prendendo per vere le informazioni scritte su un grande ed importante giornale nazionale.
La questione è nata proprio perché tu hai una funzione pubblica e ti presenti alle elezioni. Dunque seppure il riferimento di Giorgio era alla persona, come correttamente ricordi, è pur vero che le motivazioni erano di interesse pubblico. E pure le non corrette informazioni erano pubbliche.
Perché non puoi considerare che l'errore, riconosciuto ampiamente, sia scaturito da una difesa di un interesse collettivo? Non c'è stata un'intenzione cattiva ma solo l'aver considerato veri i dati pubblicati da una fonte autorevole.
Essendo tu un politico non potresti mostarti più tollerante ripetto alle affermazioni di un cittadino? Se la politica dimostra di non compredere le motivazioni della gente comune perde la possibilità di rappresentare e quindi fallisce nella sua ragion d'essere.
Pertanto penso che dovresti accettare le scuse di Giorgio e fermare l'azione legale. Ovviamente tu puoi non accettare questi suggerimenti ma così ti esponi a dei giudizi negativi, senza alcun vantaggio, di molti di coloro che scrivono su questa rete.
Diversamente ne avresti solo vantaggi, oltre che le dovute scuse.
RecSando
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26/03/2012 - 