Ciao Luigi,
>capisco che ti sei dato la missione (ci avevi avvertito già alcuni mesi fa) di sparare a zero sui partiti e in questo momento è come sparare sulla croce rossa.
:-) No, la mia non è una missione contro i partiti, ma un tentativo di dare spunti di riflessione alle persone. Già qualche anno fa, se ricordi, avevo previsto che saremmo caduti in una vera crisi pesante se le cose non fossero cambiate. Dicevo che lo Stato era stato occupato da briganti appartenenti a vari gruppi di potere attraverso i Partiti. Molti di voi mi accusavano di una visione disfattista, io rispondevo che speravo di sbagliarmi, ma che rimanevo della mia idea. Ormai i fatti sono arrivati, e non mi sbagliavo. Con questo non voglio attribuirmi doti magiche o particolari intelligenze: semplicemente la voglia di andare contro i luoghi comuni, provare a mettere in discussione i dogmi culturali e informarsi.
>Ma credo sia opportuno domandarsi se la politica non rispecchi la popolazione che rappresenta. I politici non vengono da Marte. Basta seguire la cronaca, i dati sull'evasione fiscale, la corruzione diffusa in ogni ambiente, ecc.
Certo. I politici sono espressione della cultura di un popolo, non c'è dubbio. Ad esempio, nessun popolo civile avrebbe accettato il trucchetto di rinominare i finanziamenti ai partiti con i rimborsi, in barba a un referendum popolare. I Tedeschi avrebbero cacciato i politici col forcone. Noi ci siamo lasciati infinocchiare.
>Questo per ribadire che liste civiche o di partito ciò che conta è l'affidabilità delle persone.
>Il mio consiglio è di votare, se possibile, solo candidati che si conoscono a fondo.
No, non condivido. Io sono per la responsabilità individuale e se una persona decide di far parte di un partito che io giudico composto da disonesti e responsabile di danni sociali, economici e politici, per me quella persona è adulta e responsabile, quindi si fa carico di una precisa scelta di campo.
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07/04/2012 - 