quello che è un tuo "sogno nel cassetto" diventa parte di un progetto politico, meglio dire sociale. >E' così io volevo comprare un'auto e ho invece comprato una bicicletta. >Non sarò certo io a cambiare il mondo, ma oggi rispetto a ieri siamo già di più. >
Il mio personale sogno nel cassetto? Dare voce a quei cittadini che non si sentono rappresentati dalla politica e che, abbiamo visto dai dati, sono in aumento. Dare voce a quei cittadini che si sentono abbandonatii, che hanno perso le speranze, che non credono di valere più qualcosa e che ormai si credono individui inutili in un mondo che non riconoscono e che li sta emarginando per varie ragioni. Andare oltre il conformismo imperante che divide il mondo tra chi ha il suv e chi ha la bicicletta, senza tenere conto delle rispettive personali esigenze e problemi che definiscono un sistema molto più complesso. Un mondo in cui ciò che conta è la collettività rispettosa delle minoranze e non il singolo che ha più potere perché dispone di maggiori risorse finanziarie. Un mondo in cui le persone anziane abbiamo diritto di fare i nonni, se vogliono, e le donne diritto di fare le mamme, se vogliono, e li terreni non siano solo qualcosa da valorizzare per costruirci ma terra da coltivare, perché i nostri nipoti possano disporre dei frutti della terra come noi, anche quando la benzina e le risorse alternative saranno troppo care per poter importare pomodori dall'olanda. Un mondo in cui si possa dire che è il migliore a vincere, e non chi ha maggiore "sostegno" e risorse. Un mondo in cui si dicano le cose in maniera sincera e non con l'intenzione di fa fuori qualcun altro. Ora dimmi: un mondo così lo si ottiene solo lavorando con umiltà e costanza oppure lottando con determinazione? |