Francesca, suvvia, non prendiamoci in giro. Un conto è impegnarsi sul campo un paio di mesi prima delle elezioni, un conto è impegnarsi costantemente per tutti i cinque anni di legislatura.
Queste elezioni, ribadisco, insegnano varie cose:
- l'impegno costante non viene premiato (vedi Mistretta, solo per citarne uno);
- la politica è ben apprezzata e i partiti nazionali continuano a riscuotere il loro consenso, alternando sinistra e destra a seconda di come gira. Cinque anni fa giravano le balle con il centro sinistra e hanno votato Dompè, adesso girano le balle con il centro destra e votano Checchi. Semplice, lineare e disarmante;
- paga di più gridare "vaffanculo" dal palco, piuttosto che parlare di contenuti concreti di un certo livello.
Questi sono dati di fatto.
Detto ciò, vincerà Checchi con l'aiuto della Chiesa (e il primo che dice di no è un blasfemo), la maggior parte dei candidati tornerà nell'oblio per i prossimi 4 anni e 10 mesi e tutti noi torneremo a lamentarci quando vedremo nuove colate di cemento.
Ma in fondo poi chissenefrega, a San Donato siamo tutti ricchi e le case a 5 mila euro al metro si comprano lo stesso. I giovani? Cacchi loro (anzi, Checchi loro), vadano pure a San Giuliano ad abitare se non hanno i soldi per le case, tanto in fondo ci abita pure il futuro Sindaco.
RecSando
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10/05/2012 - 