> Non capisco tutta questa apprensione sull'astensione. >Chi sceglie di non votare deve accettare quello che decidono gli altri essendosi autoescluso dalla scelta di chi governerà la città, lo stato o quant'altro. >Ricordiamoci che negli USA il presidente viene eletto si e no dal 20÷25% degli aventi diritto al voto e nessuno si scandalizza del fatto.
Il sindaco eletto da un quinto degli aventi diritto chi rappresenterà? Solo chi l'ha eletto o tutti i cittadini? Nel primo caso, farà finta di niente di fronte ai numeri, governerà senza ascoltare chi la pensa diversamente e le minoranze. Oggi io credo invece che la politica debba ascoltare tutti, anche chi non andando a votare ha espresso comunque una scelta, che va compresa. Non si può far finta di niente, di fronte a suicidi come questo http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Brescia-si-getta-dalla-finestra-con-i-due-figli-aveva-problemi-finanziari_313324713531.html ai disoccupati, alle persone che hanno perso speranza, a tutti quelli che oggi protestano perché non ce la fanno più. Bisogna cominciare a capire i cittadini, non a fare finta di niente.
RecSando
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