Sono ancora in difficoltà nel cercare di capire. Prima hai posto la questione del diritto di parola del Papa in quanto capo di Stato Straniero, lasciando intendere che in conseguenza di quella libertà di espressione verrebbe meno l'autonomia dello Stato Italiano. Ora riconosci che in Italia esiste un po' di democrazia e le leggi che abbiamo, nel bene e nel male, sono frutto di scelte elettorali fatte dal popolo.
In questo post cambi discorso e vorresti delegittimare la Chiesa, intervenendo sull'aspetto economico. Dunque lo Stato Italiano manterrebbe uno Stato estero. Non l'avevo mai sentito. Spero che Curzio Maltese non abbia affermato una simile cosa. Nel senso che penso che lui sappia distinguere il Vaticano dalla Chiesa cattolica italiana, come anche che sappia la scelta dell'otto per mille non toglie nulla ai bilanci dello Stato Italiano.
Questo è il mese della dichiarazione dei redditi e se fai caso possiamo scegliere di destinare l'otto per mille ai seguenti soggetti: Lo Stato; la Chiesa cattolica, l'Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno; le Assemblee di Dio in Italia; la Chiesa valdese e metodista; la Chiesa evangelica Luterana in Italia e l'Unione Comunità Ebraiche Italiane.
<In conclusione,quello che mi irrita molto è la discrepanza che trovo tra il pensiero cristiano/cattolico e l'organizzazione e la gestione (molto ma molto più terrena) di chi ne ha le redini
Questo è un aspetto che ha senso e che è oggetto di critica a tutti i livelli della Chiesa cattolica. Da duemila anni e nei secoli fino ad oggi la storia è piena di casi di corruzione e di cattiva gestione, come avviene purtroppo in tutto ciò che è umano. I più grandi critici interni sono poi stati santificati dalla stessa Chiesa. Non credo che esista una organizzazione umana (politica o di altro genere) che come la Chiesa abbia saputo riconoscere l'inadeguatezza dei propri uomini nelle vicende di potere. Lo scorso pontefice si distinse anche per avere chiesto scusa in nome della Chiesa.
Vorrei però chiudere su questa riflessione: i credenti e i profondi conoscitori della nostra religione, sanno distinguere il Vaticano, cioè l'organizzazione statale avvenuta verso la fine dell'ottocento, dalla Chiesa che si occupa della fede e fu fondata da Gesù Cristo nella persona dell'apostolo Pietro. Se non s'interpreta nel giusto modo i due aspetti non ci si spiega come la Chiesa sia potuta rimanere in piedi per duemila anni, e si sia convinti che continuerà per sempre la sua missione nel mondo.
RecSando
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31/05/2012 - 