Pongo il caso di un dipendente che ha lasciato il posto di lavoro con due o tre anni di anticipo sulla pensione, con accordo che prevedeva il pagamento degli anni residui da parte dell'azienda. Ora questo lavoratore si trova, invece che a dovere fronteggiare due o tre anni max con quanto percepito al momento dell'abbandono del lavoro, magari 6 o 7 o molti più anni senza reddito. Questo è un "esodato", che dovrebbe avere certezze, sia sulla pensione, che sul reddito. Non giova sapere che verranno coperti quelli che dovevano andare in pensione nel 2013. Se uno doveva andare in pensione nel 2014 o 2015, e ora si trova a dover aspettare sino al 2020 o più, senza reddito, credo viva in uno stato d'angoscia, in quanto troppo vecchio per riprendere a lavorare, e troppo "giovane" per avere la pensione. Che fa? Aspetta con fiducia? E perché dovrebbe ancora avere fiducia? Non si possono cambiare le regole in questa maniera: questo problema doveva essere previsto prima.
RecSando
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