> >Da esterno mi è venuto il sospetto che ci fossero argomenti più sentiti solo perché interessano direttamente qualcuno. Questo è un altro elemento che può avere inciso. Quando si lavora in un gruppo, che è nato per servire il bene comune, si pone l'accento in maniera insistente su un argomento che riguarda "sotto casa mia" è piuttosto sintomatico e foriero di un incerto futuro. >
Con i sospetti non si arriva alle conclusioni, ma tu l'hai fatto. Mi hai fatto ritornare su un argomento obbligandomi a intervenire con le tue allusioni e sospetti. Il Comitato Certosa, quand'ero ancora nel direttivo, si è occupato del laghetto sulla via Emilia, del parco/parcheggio di via Po, di Carte e Valori, del PGT di San Donato, del VI palazzo Eni, di Piazza Tevere, della sala giochi di via Adige, dei rifiuti abbandonati, del giardino della scuola Greppi, dei senzatetto per le strade, della pulizia e della sicurezza, della voragine di via Adda, dei giochi di via Olona, dei lampioni non funzionanti etc. Un anno solo, e ti puoi immaginare quanto lavoro. Io e Luciana, uscita ufficiosamente Serenella, abbiamo avuto delle divergenze sull'opportunità di un progetto riguardante Piazza Tevere (elaborato con molto lavoro da Luciana), ovvero il rifacimento completo della Piazza, con relative modifiche alla viabilità, e l'edificazione di una struttura polifunzionale all'altezza della fermata bus come luogo di incontro (anche serale). A me l'idea non piaceva e non volevo supportarla, ma poiché questo aveva creato degli attriti tra me e lei, per evitare di creare problemi al restante lavoro del comitato me ne sono uscito. La cosa mi è dispiaciuta molto, credimi. Ma ho pensato fosse la cosa migliore perché il comitato potesse continuare a lavorare, e l'ho detto nell'occasione ai membri dello stesso. L'impegno con Mistretta è venuto dopo, molto dopo. Ho sempre apprezzato il lavoro da lui condotto (e che ho avuto modo di conoscere con il Comitato) e volevo che in occasione delle elezioni potesse essere riconfermato consigliere. Inoltre questo mi ha dato un'altra opportunità per lavorare sul territorio in maniera coerente con le mie aspirazioni da cittadino.
Quando Luciana (un grazie a lei per aver risolto questo problema) ha finalmente pubblicato il "misterioso" testo della convenzione SGM/SDM, poi, con mia moglie e altre persone che gravitano in zona, abbiamo colto l'opportunità per rivendicare questioni che erano già state più volte nel corso di 11 anni evidenziate alle due amministrazioni da più persone della zona (e dal comitato che avevo fondato io nel 2001, testimone Menichetti, ospite a casa Gasparri per discutere della questione, che andò in consiglio comunale), preparando il testo di una petizione per intervenire sotto casa nostra (mia e di Luciana). Per evitare qualsiasi connotazione politica, la petizione è stata presentata da mia moglie (già conosciuta da quelli del comitato) e non ho voluto alcun aiuto da parte di persone della lista civica di cui ho fatto parte, perché chiunque si sentisse in dovere e in potere di accoglierla. Così ha fatto per esempio Serenella Natella, a cui ho inviato il testo su sua richiesta. All'interno del comitato alcune persone avevano firmato e fatto girare la petizione. Attualmente siamo in fase di raccolta firme, ma è innegabile che con il Comitato, che ritenevo l'unico organismo che poteva assumersi l'onere di aiutarmi a raccoglierlee, accogliendo una petizione di abitanti del quartiere, avremmo potuto ottenere molti più riscontri. Non so cosa accadrà ora. Io sono stanco e deluso. Leggo Luciana sul suo blog e ritrovo parte della mestizia che avvolge me nei suoi scritti, anch'essi su quel parcheggio dimenticato. Che si faccia un giardino come voglio io o rimanga un parcheggio ben curato come chiede lei, quell'area va comunque sistemata e messa in sicurezza per i bambini, che continuano a transitare e a giocare nell'area parcheggio. Questo, petizione o comitato che ci siano o meno, è un dovere di un amministrazione responsabile nei confronti dei cittadini.
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