Ciao Luca, ho letto i tuoi interventi e li condivido. Ho intenzione solo di puntualizzare un punto, perché molte delle cose che direi sono gia state dette.
Il Post è partito dal deprecabile attraversamento dell'autostrada da parte di alcune famiglie ROM. Poi la discussione si è spostata costruendo, da uno specifico atto sbagliato, un giudizio negativo sulla morale e la cultura dei ROM in quanto esseri umani, in quanto popolazione di nomadi.
E' un passaggio logico preoccupante, specialmente se espresso da persone intelligenti.
Dirò soltanto che se volessi fare dei paralleli potrei dire che molti dei nostri cittadini italiani hanno comportamenti ben peggiori di quelli dei ROM, non avendo però alcuna giustificazione. Tutte le mattine, per andare la lavoro, faccio la Tangenziale EST. Se dovessi dire in che modo la gente guida, sorpassando a destra, a sinistra, zigzagando tra le auto a velocità assurde. Ed infatti in questo mese ho già contato due morti!
- Se dovessi dire con quanta fatica ed attenzione devo guidare per evitare motociclisti che mi sfrecciano di lato e mi insultano se non mi sposto. - Se dovessi dire quante persone sfrecciano in auto in via Morandi, nonostante i lavori in corso con il pericolo reale di investire chiunque attraversi. - Se dovessi dire cosa penso di persone che sanno solo schiacciare l'acceleratore su strade comunali , come via Gramsci, perché non concepiscono che si possa viaggiare a 30 km/h e mantenere una velocità moderata e regolamentata dalle leggi. - Se dovessi equiparare il passaggio con il rosso all’attraversamento di una tangenziale, di persone da multare ne conterei a centinaia ad ogni semaforo.
Bene se dovessi dire, estendendo il giudizio da un comportamento al limite della delinquenzialità, cosa sono rappresentano socialmente questi nostri connazionali, amici, colleghi, parenti.. dovrei dire, razionalmente, che costituiscono un pericolo ben maggiore e più esteso di quello dei ROM che attraversano l'autostrada.
E certamente sbaglierei.
Perché la maggior parte di questi pirati della strada, sono poi delle persone per bene, anche premurose. L'auto, la fretta, le situazioni sono spesso le cause di comportamenti, ripeto deliquenziali, che poi si abbandoniamo subito, non appena si apre la portiera e si esce dalle nostra “amata” auto.
Perciò, conseguentemente a quanto detto inviterei, alcuni, a pesare i propri giudizi anche in base ai contesti indicati da Luca in un suo precedente intervento, ben elaborato.
Giudizi mal ponderati possono solo spingere al disprezzo e all'odio raziale con conseguenze che abbiamo già visto purtroppo attuate dal Nazismo e dal Fascismo, ed in cui le persone, le minoranze etniche e religiose, tra cui molti nomadi, venivano fatte passavare per i Camini .
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