<Luigi hai ragione, la vera riforma dovrebbe essere nella testa di tutti (culturale) e sino a quando i Sindacati proclameranno scioperi generali contro la crisi al venerdì invece che alla domenica, farò fatica a dargli un contributo economico.
<Ma siccome anche dalla parte delle aziende ci sono analoghi limiti culturali, allora firmerò per il referendum per ristabilire lo status quo ante e perchè sia un giudice a decidere se un licenziamento è o non è pretestuoso.
Ma veramente le aziende hanno l’unico obiettivo di riuscire a stare sul mercato, curando l’efficienza e fare il possibile per farle crescere, quindi assumere più collaboratori. Se i lavoratori avessero come primo obiettivo di favorire l’efficienza delle aziende, la loro crescita e quindi la creazione di nuova occupazione, avremmo risolto il problema perché entrambi vanno verso il medesimo obiettivo. Sono, infatti. convinto che la maggioranza dei lavoratori hanno da tempo capito tutto ciò e non firmeranno quella proposta di referendum e se mai si farà, voteranno contro o non andranno a votare.
Di cosa si preoccupano la CGIL e i partiti di sinistra? Organizzare scioperi, dare addosso al primo governo che sta facendo ciò che si doveva fare da qualche decennio, promuovere referendum che nulla hanno a che vedere con la tutela dei giusti diritti dei lavoratori che hanno voglia di lavorare e di favorire l’efficienza della loro azienda per il bene delle famiglie e dell’intera popolazione.
RecSando
non è responsabile del contenuto dei messaggi presenti nei forum e del
loro uso,senza autorizzazione, fuori e dentro questo sito. Ogni
inserzionista si assume la totale responsabilità dei messaggi inseriti.
Se noti un messaggio non adatto segnalalo all'amministratore