>Ma veramente le aziende hanno l’unico obiettivo di riuscire a stare sul mercato, curando l’efficienza e fare il possibile per farle crescere, quindi assumere più collaboratori. >Se i lavoratori avessero come primo obiettivo di favorire l’efficienza delle aziende, la loro crescita e quindi la creazione di nuova occupazione, avremmo risolto il problema perché entrambi vanno verso il medesimo obiettivo.
Questo link penso dia una risposta esauriente ai tuoi dubbi. http://www.eguaglianzaeliberta.it/articolo.asp?id=1437 Riporto quanto detto qui http://goofynomics.blogspot.it/2012/01/la-crisi-la-svendita-e-mi-cuggino.html dall'economista Alberto Bagnai: "... la Germania pratica una svalutazione interna competitiva che realizza comprimendo i diritti dei lavoratori, e pretende che noi adottiamo questo modello. Lo fa perché così possiamo competere con lei? No. Lo fa perché i suoi imprenditori vogliono trovare da noi, una volta acquistate le nostre aziende, le stesse condizioni di “liberalizzazione” (leggi: licenziamenti facili e compressione dei salari reali) che gli hanno garantito elevati profitti a casa loro (...) Sono interessati alla nostra eccellenza manifatturiera, che ha mercato nel mondo. Il nostro destino è quello di diventare una gigantesca “fabbrica cacciavite”, una specie di “Cina” europea, dove gli imprenditori del Nord vengono a produrre per riesportare, approfittando dei bassi salari e dei bassi diritti. Direte allora: ma la Cina ci ha guadagnato! Certo: ma il processo lo ha gestito lei, con regole sulla corporate governance, sul trasferimento di tecnologia, sui requisiti occupazionali, sui contenuti nazionali minimi, ecc. Noi invece lo stiamo subendo. Direte ancora: ma comunque gli investitori esteri porteranno crescita, che alla fine è quello che ci serve. Rispondo: certo! Come in Irlanda. Porteranno crescita, e riporteranno all’estero i profitti realizzati, dando un’ulteriore spinta in discesa all’indebitamento estero .." http://goofynomics.blogspot.it/2012/01/la-crisi-la-svendita-e-mi-cuggino.html
RecSando
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